Ad un certo momento, ciò che preoccupava potesse accadere è venuto a manifestarsi, un accordo elettorale, nato altrove, col “Il Coraggio di Cambiare”, movimento civico a ispirazione Forza Italia. Ed allora la scelta di decidere è venuta a caricarsi di particolare responsabilità. Le due opzioni, dire si o no ad una tale alleanza, sembravano fronteggiarsi: l’una protesa all’adesione, intendeva fare appello al pragmatismo, alla necessità di non lasciare ad altri il governo della città in un momento delicato e con tante problematiche in agenda, l’altra resisteva ricordando valori ed ideali di appartenenza diversi e distinti.
Sembrava una lotta titanica ed irriducibile. No, non era così. In realtà non vi era mai stata alcuna “partita aperta”. Da subito era già chiara la scelta, fedele a sensibilità politica e coscienza. Sentimenti che giammai avrebbe potuto prendere in seria considerazione una tale alleanza elettorale. Nemmeno l’affiorare di convenienze o il più comodo posizionamento dell’ultimo momento e neppure il non essere in linea con la decisione sostenuta dai vertici provinciali e regionali, sono riusciti, per fortuna, a sovvertire l’ordine delle priorità politiche. Si, la responsabilità della decisione imponeva una presa di posizione netta e chiara! No ad una tale alleanza. Per riaffermare una politica, per chi ancora ci crede, ispirata da passione e servizio, ideali e valori. La politica avrebbe bisogno di maggiore chiarezza, mentre scelte operate oltre i propri confini tradizionali, indotte dalla realpolitik, quand’anche auspicabilmente vincenti, alimentano quella sfiducia dei cittadini verso la stessa politica, nonostante da tutti, sia considerata come preoccupante fenomeno. Avremmo bisogno, invece, di aspirare ad un sistema politico, composto da una maggioranza capace ed interessata solo ai problemi della città, con un sindaco competente e affidabile, che resti unita per l’intero mandato, ed un’opposizione distinta che svolga la funzione di controllo e di sana critica, nella chiarezza della diversità dei ruoli, per il bene della stessa democrazia. Una speranza in tale direzione, la si può, per fortuna, cogliere nella presa di posizione dei Giovani Democratici del Pd Rossanese, mossa dall’intento di difendere identità ed appartenenza, propri valori ed ideali, nell’auspicio che a questi principi, nel tempo, non si sostituisca quel “senso di strano pragmatismo”, che, purtroppo, ha contaminato noi altri adulti.
Avv. Tagliaferri Giuseppe