180esima Notte dei Fuochi di San Marco, archiviata con successo una storica edizione dell’evento. Che, per la prima volta, è stato organizzato e promosso grazie alla preziosissima ed essenziale collaborazione del mondo dell’imprenditoria, dei commercianti del Centro storico e delle associazioni. Nonostante le condizioni climatiche non del tutto ottimali, la tradizione delle focarine in memoria del terribile terremoto del 1836, si è ripetuta e ha visto la partecipazione di tantissimi visitatori, molti provenienti dai territori e dalle regioni limitrofe, che hanno vissuto le magie della Città del Codex fino alle prime luci dell’alba.
Soddisfatta l’Amministrazione commissariale dell’Ente, presieduta dal Viceprefetto Aldo Lombardo che nella notte tra il 24 ed il 25 Aprile scorsi ha voluto prendere parte al rito dei Fuochi, accompagnato dal dirigente e dal funzionario dell’Ufficio turismo, Domenico Costarella e Benedetta De Vita.
La manifestazione, anche quest’anno, ha riscosso il successo che nelle ultime edizioni – da quando il folklore intimo dei cittadini del Centro storico è stato tramutato in festa popolare aperta ad una platea extraterritoriale – l’ha resa celebre in tutta la regione Calabria, connotandola come uno degli appuntamenti fissi ed imperdibili di primavera. Quest’anno con una piacevole particolarità, il contributo dei privati. La 180esima NFSM, infatti, è stata resa possibile grazie al sostegno di numerosi partner ed in particolare del main sponsor, la rivista Eco dello Jonio che ha garantito pieno supporto economico e organizzativo agli uffici comunali.
Alla fine sono state oltre cinquanta le pire che hanno riscaldato la notte dei fuochi, ognuna con un’animazione a tema, restituendo ai visitatori le magie genuine del tradizione popolare rossanese. Incantevole la scenografia di palazzo San Bernardino, dove all’interno del suo perimetro, grazie alla collaborazione di numerosi artisti, diretti da Francesca Sapia, e dell’associazione teatrale Lupus in Fabula, sono stati riprodotti le scene, i colori, le voci e finanche i profumi di quelli che furono i momenti appena successivi al sisma che colpì la Città nel 1836. Una vera e propria rappresentazione reale che ha colpito e commosso i tantissimi visitatori.