A seguito della campagna referendaria che ci porterà al Referendum di ottobre sulla riforma costituzionale voluta da Renzi -Boschi – che numerosi giuristi e costituzionalisti (tra cui Zagrebelsky) stanno definendo DEFORMA – il Comitato per il NO, promosso a livello nazionale in diverse città italiane sta cominciando a muovere i primi passi anche a Corigliano Calabro con il nome che viene indicato nell’intestazione di questo comunicato.
Il presente Comitato nel suo primo incontro costitutivo ha visto presenti: Angelo Broccolo, Alberto Laise, Antonio Bonifiglio, Antonio Gorgoglione, Francesco Forciniti, Sergio Paciolla e lo scrivente Daniele Torchiaro.
Siamo singole personalità che, in molti casi, hanno partecipato a diverse campagne di interesse sociale, tra le più recenti ricordiamo quelle contro le trivellazioni in mare e sulla terra ferma, sulla sanità pubblica e contro la gestione sconsiderata dei rifiuti.
In maniera discutibile e, inaudita altera parte, il presidente del Consiglio Renzi ha presentato il Referendum come suo, quasi come si potesse nomenclare una Carta costituzionale quale appannaggio di qualcuno. Sarebbe, questa, la strada più impropria per dare vita ad un Referendum, che la nostra Costituzione presenta come mezzo efficace e diretto di partecipazione. Nel caso delle riforme costituzionali, fra l’altro, non è previsto il quorum. Si vuole trasformare la Costituzione in un qualcosa di un qualche singolo soggetto. Per questa ragione, intendiamo attivarci in prima persona con il sostegno dei cittadini tutti perché la Costituzione non è faccenda governativa, né, tantomeno, plebiscitaria. Il problema non è essere a favore o contro il governo ma un conto è partecipare ad una gara sotto l’egida di un arbitro terzo ed imparziale un altro conto è scriversi le regole da soli.
Questa riforma accentra poteri nel governo e fa del Senato un organo di pleonastica rappresentanza.
Siamo altresì stanchi di una campagna demagogica che poggia il suo becero sillogismo sulla frase “meno parlamentari – ergo – meno spese per la politica”, ebbene non è così, tale riforma influirà su di solo 1/5 delle spese spropositate della politica.
Il nostro vuole essere un lavoro di segno diverso, che fa informazione capillare e trasparente.
Chiediamo il massimo sostegno alla stampa stante l’enorme rischio che la nostra democrazia costituzionale rischia di patire.
Il comitato è presente su facebook con il nome di “Comitato per il NO alla riforma costituzionale Renzi – Boschi di Corigliano Cal” ed è aperto a tutti coloro i quali intendano partecipare attivamente alla difesa dei nostri diritti costituzionali