Il balletto delle promesse – sottolinea Antoniotti – continua con l’on. Scutellà secondo la quale i lavori del Megalotto 3 procedono speditamente e che ad oggi sono ad uno stato di avanzamento del 10%. Peccato che la deputata del M5S non riesce a spiegarci il perché sia nel primo stralcio funzionale nella piana di Sibari e sia nel secondo stralcio funzionale più a monte non si vede proprio un bel nulla: né la strada, né viadotti e neanche gallerie. Peccato che l’On. Scutellà non ci parla delle ragioni per le quali il Megalotto 3 è stato commissariato dal suo Governo. Perché il Ministro De Micheli, il 2 gennaio scorso, ha firmato i decreti che sbloccano le convenzioni per le società Asti – Cuneo e Satap, perché il 9 luglio scorso ha chiesto ed ottenuto dal Consiglio dei Ministri lo sblocco dell’opera stradale Sassari-Alghero, giusto per fare solo due esempi, e poi ha deciso di commissariare il Megalotto 3. L’On. Scutellà avrebbe il dovere di fare chiarezza – aggiunge Antoniotti – anche perché fu la prima a partecipare in prima fila all’inaugurazione dell’Opera il 19 maggio scorso. In questo esilarante balletto si inserisce anche l’On. Rosa Silvana Abate che annuncia di partecipare all’iniziativa organizzata a Corigliano-Rossano sulla Statale 106: è la stessa deputata Cinquestelle passata dalla ferma opposizione all’ammodernamento della famigerata ‘’strada della morte’’ a proporre addirittura una nuova arteria. Siamo ancora alle promesse nonostante i circa due anni di governo 5Stelle-Pd, nonostante i rispettivi loro ministri nel dicastero delle infrastrutture. ‘’Cambiamo’’- conclude Antoniotti – ‘’condivide appieno la necessita” che da subito si avviano i lavori e l’opera approdi alla sua completa realizzazione. E’ un impegno che intendo condividere con il vertice del Movimento guidato da Giovanni Toti che ha dato la sua disponibilità a far parte del governo Draghi, nel più generale impegno di un piano per le infrastrutture nel Sud che la delegazione di ‘’Cambiamo’’ intende illustrare al Presidente incaricato, Mario Draghi nel suo secondo giro di consultazioni con l’obbiettivo che possa far parte integrante del Piano nazionale ‘’Recovery’’ (Comunicato stampa).