Corigliano Rossano – La terza domenica di maggio, nella comunità di Rossano si celebra Sant’Onofrio.
È una giornata molto partecipata e soprattutto è una festa sentita dai cittadini dei paesi montani della Sila Greca: Rossano, Longobucco e Paludi.
Il perno della festa è il simulacro del Santo: una statua lignea di straordinaria bellezza, che ritrae il Santo eremita seminudo e in regale posa, con barba e capelli lunghi.
La piccola chiesa è ciò che resta dell’omonimo Monastero, edificato tra il VI e il X secolo, da monaci calabro-greci onofriani che si richiamano al modello e allo stile di vita ascetica di Sant’Onofrio.
Nota storica: La notte tra il 5 e il 6 gennaio del 983; i Saraceni (musulmani della Sicilia), dopo aver risalito il torrente Colognati ed essersi nascostisi nella boscaglia, attesero e attaccarono i presenti, che, nonostante la loro eroica resistenza, furono sopraffatti, tanto che molti furono uccisi; soltanto pochi riuscirono a fuggire ; dopo di che i Saraceni, prima di ritirarsi, abbatterono il Monastero.
I superstiti, negli anni successivi, costruirono con i resti del complesso monastico un Oratorio, sempre dedicato a Sant’Onofrio.
Da cosicomera_coro (profilo Instagram)