In passato era state presentate alcune osservazioni sull’assegnazione delle fermate; riteniamo infatti che non debbano crearsi guerre fra poveri ma che queste debbano essere equamente distribuite, immaginando un unico distretto del Golfo di Policastro. Che senso ha dunque istituire fermate vicine come quelle di Scalea e Maratea, quando poi ci sono altri treni che non effettuano soste fra Paola e Salerno?
Ma l’amarezza deriva dal fatto che, con l’accordo concluso ieri, chi di dovere, ad oggi, ha totalmente ignorato le osservazioni delle Associazioni, creando di fatto una vera e propria guerra fra poveri.
Questo collegamento di fatto è l’unico vero treno ad Alta Velocità per raggiungere l’Alto Tirreno, gli altri infatti effettuano ben tre fermate in Cilento oltre a quella di Maratea, e soprattutto è l’unico convoglio a lunga percorrenza che raggiunge l’entroterra cosentino e lo Jonio. Ma proprio adesso che finalmente è stato istituito un treno regionale in coincidenza con alcune delle aree più popolose della Calabria quali Corigliano Rossano, Cariati, Cirò e Crotone, i passeggeri rischiano di non trovare posto sul treno, sul quale a causa del Covid sono disponibili solo 216 posti e non sono previsti raddoppi di corse.
A ciò si aggiunge anche il temuto effetto boomerang avvenuto con i Frecciarossa.
Ci auguriamo dunque che si tutelino gli interessi dei calabresi, rivedendo tale scelta e assegnando alla stazione lucana la fermata di altri convogli.
(Comunicato Stampa)