Longobucco-Si respira aria tesa e di abbandono nel piccolo borgo medioevale della provincia di Cosenza.
Sullo sfondo, come se non bastasse, le macerie di un ponte dimenticato ormai da un anno.
Tanto è passato dal crollo o quasi, nel frattempo moltissime chiacchiere e pochi fatti se non la recente chiusura del viadotto Sila-Mare, all’ennesima minaccia di allerta arancione.
In tutto questo, come se non bastasse, una comunità rimane sospesa tra false promesse e difficoltà a raggiungere i più vicini centri urbani, vitali per tantissime famiglie di lavoratrici e lavoratori ma anche studenti che necessariamente devono viaggiare.
Così ha dichiarato il referente per il comitato cittadino per Longobucco Romeo Romano:<<Siamo veramente stanchi di dover sopportare tutto questo a distanza di un anno dal crollo, ancora la nostra comunità sembra non avere alcuno spiraglio>>.
Proseguendo nelle sue dichiarazioni, Romeo Romano esprime rammarico e forte delusione del comitato cittadino tutto, deluso soprattutto dalla politica rea di non aver mantenuto, ad oggi, quanto promesso.
Con la speranza che le cose possano cambiare al più presto, il comitato cittadino per Longobucco annuncia nuove azioni a difesa di un viadotto che, se coì dovesse restare, lascerebbe isolata un’intera comunità.
Eugenio Forciniti