A proposito della toponomastica storica sandemetrese…

San Demetrio Corone – È risaputo che la toponomastica storica sandemetrese è stata elaborata dal poeta Girolamo De Rada, consigliere comunale, dopo l’Unità d’ Italia (ricerche di studio del giornalista, storico Vincenzo Librandi e del prof. Salvatore Bugliaro). “E pur vero scrive Bugliaro che alcun documento conferma la paternità della toponomastica, poiché nessuna delibera consiliare è stata reperita nel periodo immediatamente precedente, ma è inegabile che fu De Rada a proporla ed attuarla, considerata la sua conoscenza greco – albanese…”.

Toponimi soprattutto greci sia a San Demetrio che a Macchia, ma anche nomi riferiti a luoghi che “richiamano la vita spirituale e sociale della comunità, quali: Redenzione, Pace, Carità, via dei Fedeli, dei Periti, Bontà, Concordia e toponimi laici e sociali: Dante Alighieri, piazza Monumento, Picitto, Mormorico, Croci, Campo Sportivo, Marzile, Industria, Caminona, Picitto …” (S. Bugliaro, Brevi note … G. De Rada, Centro Studi Genalogia, 2015). Alcuni toponimi si riportano ai casati: Castriota, Marchianò, Marini (riferito a Cesare, illustre giureconsulto, in cui lo stesso De Rada nel suo scritto che chiama “Autobilogia” scrive: “Or alla 1^ metà d’Ottobre venne in Napoli Cesare Marini, mio connazionale, fratello a D. Salvatore stato nel 1837 a me di salvezza, fra i notabili di San Demetrio …”. Lo stesso prof. Bugliaro nella sua pubblicazione cita il catasto onciario e scrive che ha riscontrato “alcuni toponimi di Macchia Albanese che richiamano la memoria deradiana: Cologrea, Fiojakat, Arena …

Poi nella toponomastica locale nomi di illustri personaggi come Domenico Mauro politico, letterato e patriota, Demetrio Strigari, avvocato, deputato del Regno d’Italia per due volte, Francesco Crispi, patriota e politico.

A proposito dei toponimi greci: Marco Bozzari è stato un militare, condottiero, patriota greco arvanita che comandò le forze greche durante le guerre dell’Indipendenza greca del XIX secolo. Alessandro Ipsilandi è stato un patriota greco, nipote del suo omonimo nonno, principe di Moldavia e di Valacchia alla fine del XVIII secolo. È considerato un eroe nazionale greco. E poi “Niceto che in greco, significa “vincitore”, “vittorioso”. Attinge alla parola “nike”, che significa vittoria. La battaglia delle Termopili, invece, a ricordo di una battaglia combattuta da un’ alleanza greca contro l’impero persiano (480 a.c.) presso lo stretto passaggio delle Termopili. Maratona per ricordare un comune della Grecia, situato nella periferia dell’ Attica, con una popolazione già importante nell’antichità e sito della celebre battaglia di Maratona del 490 a.C., durante la prima guerra persiana. Morea, il Regno della Morea o Morea Veneziana che era il nome ufficiale che la Repubblica di Venezia diede alla penisola del Peloponneso nel sud della Grecia. E poi ancora Odisseo, dal latino Ulixes o Odisseo in greco antico, personaggio della mitologia greca, uno degli eroi achei descritti da Omero nell’ Iliade e nell’ Odissea, che lo vede come protagonista e dal quale prende il nome. Altri toponimi: Vernachioti (eroina greca), Elefteria per ricordare la libertà greca, Suliuti per ricordare i valorosi soldati dell’Epiro, Piano d’ Arta, despota epirota, Zante, isola greca.

In alcune targhette i toponimi scritti sono in bilingue italiano / albanese, (traduzione prof.ssa Adriano Ponte, già componente dello Sportello linguistico sandemetrese, attualmente docente di Lingua e Civiltà Inglese in provincia di Bari).

Gennaro De Cicco

 

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