Il panorama politico rossanese corre il rischio di tingersi di nero, se le forze progressiste più sensibili ad affrontare democraticamente i problemi dell’accoglienza ai migranti non vigilano attentamente e con l’esempio della democrazia e della tolleranza non controbattono colpo su colpo ai rigurgiti reazionari, che le forze più retrive della Città, da poco assurte alla ribalta cittadina agitando i foschi fantasmi del più bieco corporativismo nostrano, stanno diffondendo.
La storia di Rossano non ha alcun legame con soggetti, che cercano di far presa sulle coscienze dei cittadini con posizioni settarie, che alzano le barriere dell’odio e del razzismo più dissennati in un momento, in cui la Città deve accogliere a braccia aperte chi fugge dalle guerre, dallo sfruttamento, dalla povertà, in alcune situazioni da veri e propri casi di schiavitù.
Il Partito Comunista Italiano (PCI) di Rossano condanna con vigore quelle forze, che in questi giorni per principio si sono apertamente dichiarate contrarie a qualunque politica di accoglienza verso i migranti nel territorio comunale, allarmando i cittadini con parole di odio razziale ed etnico e negando a questi il diritto all’accoglienza come cittadini a pieno titolo del mondo.
L’accoglienza ai migranti non può essere intesa come una golosa occasione economica per lucrare buoni guadagni con atti di malaffare o, quello che è peggio, di sciacallaggio, confidando sull’intolleranza e sulle paure di una parte minoritaria della gente e la collusione di alcune frange del potere politico ed economico, in un momento di diffuse incertezze e crisi economica imperante.
L’accoglienza ai migranti deve essere l’attuazione dei principi umanitari universalmente condivisi nella Carta dell’ONU con la programmazione di azioni trasparenti mirate, che coinvolgano tutti i soggetti operanti in questo settore e interessati a collaborare positivamente.
In riferimento, poi, alla ventilata creazione di un centro d’accoglienza per migranti nelle aree del cosiddetto Elaiopolio, per la cui gestione è stata proposta la Curia arcivescovile di Rossano, il PCI, pur apprezzando che la proposta ha una sua attualità umanitaria, ritiene che per lo sviluppo di Rossano e del suo circondario nella Piana di Sibari, in particolare per uno sviluppo funzionale e sostenibile legato alle risorse agricole del territorio, quali sono l’olivicoltura e l’agrumicoltura, è sempre attuale la proposta ufficializzata qualche anno fa di utilizzare i locali amministrativi delle strutture esistenti per l’istituzione di corsi staccati di laurea, tenuti dalle Università Calabresi, in Scienze Agraria, Forestale e Veterinaria, Scienza della Terra e dell’Alimentazione, Scienza delle Produzioni Marine con annesso Centro Studi e Ricerche Merceologiche e collegato Laboratorio Sperimentale nei capannoni.
Su questa proposta il PCI di Rossano intende impegnarsi, riprendendo a riguardo i pregressi contatti e coinvolgendo nelle procedure da avviare l’attuale Amministrazione e i soggetti interessati.