Nelle ultime ore un’aggressione si è verificata al presidio ospedaliero Nicola Giannettasio”, al centro di recupero per tossicodipendenti situato a Rossano, lasciando in evidenza la precaria situazione dovuta alla carenza di personale e alle condizioni di sicurezza compromesse.
Secondo quanto emerso, un tossicodipendente è andato in escandescenza chiedendo una dose di metadone, ma la struttura si è trovata nell’impossibilità di accontentare la richiesta a causa della carenza di personale presente in quel momento. Di fronte a questa situazione, una guardia giurata presente nel centro è intervenuta per cercare di sedare gli animi, ma l’aggressione è sfociata, peggiorando ulteriormente la situazione.
Solo dopo l’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza la situazione è stata finalmente controllata. Tuttavia, l’agente coinvolto nell’aggressione dovrà sottoporsi a una prognosi di 10 giorni.
Questo episodio solleva un doppio problema per il centro “Nicola Giannettasio” e per altre strutture simili: la carenza di personale e la sicurezza dei pazienti e degli operatori. La mancanza di personale può portare a situazioni di emergenza difficilmente gestibili, mentre la sicurezza deve essere una priorità assoluta in contesti delicati come quelli dei centri di recupero per tossicodipendenti.
È necessario un approfondimento delle cause della carenza di personale e delle misure di sicurezza in questi tipi di strutture per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.