Immagini crude in un pubblico diviso a metà, tra disorientamento e apprezzamenti. Omosessualità, prostituzione, emarginazione, solitudine, violenza. Sono queste le tematiche affrontate nella tragicommedia amara, a tratti feroce ma anche poetico, che si è tenuta al cinema teatro Metropol di Corigliano Rossano. “Persone naturali e strafottenti” è un’opera di Giuseppe Patroni Griffi con la regia di Giancarlo Nicoletti, e vede sulla scena l’attrice Marisa Laurito.«L’opera venne scritta in un momento in cui questo spettacolo era troppo avanti, non a caso al tempo gli spettatori andavano via indignati, afferma la Laurito. Devo dire la verità qualche volta capita anche a noi nonostante il tema dell’omosessualità sia stato trattato in tutte le salse. Addirittura oggi si sposano. L’autore fu un grande visionario perché in quell’epoca scrisse un testo ancora oggi moderno».
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In una notte di Capodanno a Napoli, quattro vite solitarie, per un gioco del destino, si ritrovano a dividere la loro emarginazione, mentre fuori dalla loro stanza impazzano liti, violenze e repressioni. Apprezzato il cast, unico nel suo genere, proveniente da mondi teatrali diversi. Intanto si guarda al futuro con grandi e nuovi progetti. Da qui l’appello rivolto dalla Laurito alle nuove generazioni e a chi vuole diventare attore teatrale: «Quando si è giovani si pensa che non si arriverà mai, lo abbiamo provato tutti, ma non è cosi. Occorre perseveranza e coraggio, se si ha talento». Il prossimo appuntamento con la stagione teatrale targata Metropol si terrà il 16 febbraio. Protagonista Pino Insegno nel suo personale monologo “La vita non è un film”.
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