ALBIDONA- A distanza di soli due mesi dal suo dissequestro e dalla sua riconsegna all’Amministrazione Comunale, il Parco Avventure con annessa teleferica “Zip Line” denominata “Volo dell’Arcangelo” in onore del Santo Protettore San Michele Arcangelo di cui ricorre la solenne festività domenica prossima 8 maggio, oggi è oggetto della procedura pubblica di assegnazione a un Concessionario aventene titolo che si occuperà della gestione dell’intera struttura. Si tratta, come è noto, di un impianto sportivo, avvenieristico e polivalente, con annessi Sentieri di Trekking e Mountan-bike e di Percorsi Ecologici e Naturalistici… realizzato tra le località “Castello” e “Timpone Tarantino” costato oltre 500mila euro di risorse pubbliche che è però finito nelle mani della Magistratura a seguito di una denuncia per presunte irregolarità che sarebbero state commesse negli anni 2014/2015 nella fase di aggiudicazione della gara e di realizzazione dell’impianto, per cui sono risultate indagate a vario titolo n. 5 persone tra tecnici comunali, progettisti ed esecutori dei lavori indagati per abuso edilizio e abuso d’ufficio. Bene, a distanza di ben 5 anni, l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Avv. Leonardo Aurelio e l’intera comunità albidonese potrà mettere a regime e avvalersi di una struttura avvenieristica ormai completata ritenuta importante per risollevare in chiave turistica le sorti della fragile economia locale.
Nei giorni scorsi, infatti, il Dirigente dell’Area Tecnica Comunale Ing. Vincenzo Roma quale Responsabile del Procedimento, d’intesa con l’esecutivo comunale, ha pubblicato l’Avviso di Manifestazione di Interesse attraverso il quale dovrà essere selezionato il Concessionario del servizio a cui, secondo quanto si legge nella suddetta Ordinanza, previo il ripristino funzionale dell’intera area e dei relativi percorsi in grado di riportare l’impianto alla sua originaria integrità tale da garantire la perfetta e regolare messa in esercizi di quanto oggetto della concessione, sarà attribuita la gestione di tutto l’impianto che sorge su una superficie complessiva di circa 700 mq. C’è ovviamente soddisfazione tra gli amministratori locali per la favorevole conclusione di una vicenda giudiziaria che all’epoca aveva fatto molto discutere e che aveva vanificato gli sforzi compiuti dall’Amministrazione Comunale del tempo di realizzare qualcosa di moderno e di innovativo da cui potessero scaturire opportunità lavorative soprattutto a vantaggio dei giovani albidonesi costretti a fare le valigie in cerca di lavoro.
Pino La Rocca