Alla scoperta degli archivi di Corigliano, racconto di Martino A. Rizzo

«Oggi che sono il 30 del mese di luglio del presente anno mille ottocento nove ad ore venti è comparso avanti del Signor Sindaco di questa Università il Signor Francesco Meligeni di Corigliano di professione …. d’anni trentacinque. Domiciliato in detta Università, ed abitante nella strada detta il Cozzo di Santo Antonio num ==. Il medesimo ha presentato una bambina che ha dichiarato essere figlia di Giambattista Oranges cretaro di anni trentotto ed Agata … contadina di anni trenta e abitanti nel Cozzo della Castagnetta…».

Non si finirebbe mai di leggere gli archivi dello stato civile di Corigliano con i nati, i matrimoni e i morti del 1809 e per farlo non occorre più andare a scartabellare tra fascicoli polverosi in quanto sono stati messi online dal Portale Antenati del Ministero della Cultura e quindi per visionarli basta un semplice clic seduti comodamente da casa propria.

A Corigliano ci sono tanti giacimenti culturali rappresentati dagli archivi e sono dei veri e propri tesori! Sono tesori silenziosi, riservati, non si mettono in mostra, stanno in disparte, ma comunque sono un bene che come i monumenti, le opere d’arte, meritano la massima considerazione e non si farà mai abbastanza per valorizzarli.

L’Archivio Compagna, attualmente custodito nel Rivellino del Castello Ducale, abbraccia un periodo che parte dal 1507 e arriva fino al ’900 ed è stato dichiarato di notevole interesse storico. Fa un certo effetto trovarvi la concessione di una mastrodattia del 1507 a Stefano Bajo firmata da Isabella d’Aragona (1470-1524).

Isabella d’Aragona fu duchessa di Bari e principessa di Rossano. Il mastrodatti, nella burocrazia del Regno di Napoli, era un funzionario presente in ogni Università (città) addetto alla redazione ed alla custodia degli atti pubblici e privati. Insomma una specie di notaio. Dalle carte dell’Archivio Saluzzo, anch’esso custodito nel Rivellino del Castello Ducale si riesce ad avere un quadro abbastanza esauriente della situazione economica di Corigliano dal XVII secolo al XIX. Mentre il complesso documentario dell’Archivio Sollazzo abbraccia il periodo storico compreso tra il 1704 e il 1935. La famiglia Sollazzo ha legami documentati con Corigliano a partire dall’agosto del 1589, anche se alcune fonti la attestano in città già verso il 1420. I Sollazzo si imparentarono con la famiglia Castriota-Scanderbeg, dalla quale ereditarono la fabbrica di liquirizia al Pendino. Nel 1805 Nicola Solazzi-Castriota acquistò il feudo di Scala sito nella provincia di Calabria Citra. L’Archivio contiene documenti dal 1704 al 1935 ed è suddiviso nei seguenti fondi: negozi e stipule, amministrazione, liquirizia, fitti, corrispondenza, carte giudiziarie, arginazione fiumi e torrenti, feudo di Scala e carte diverse.

L’Archivio della parrocchia di Santa Maria Maggiore di Corigliano, che versa in ottimo stato di conservazione, offre la possibilità di esaminare pergamene, documenti relativi all’amministrazione, al culto e alle funzioni religiose, libri canonici e documenti integrativi, archivi delle Confraternite del SS. Sacramento, di S. Maria delle Grazie, del Purgatorio, l’archivio dell’ex Monastero di S. Chiara di Corigliano, l’archivio dell’ex parrocchia di S. Luca Evangelista.

L’Archivio Vincenzo Tieri, donato al Comune di Corigliano dal figlio, il noto attore Aroldo, raccoglie la documentazione storico-artistica prodotta dall’On. Vincenzo Tieri nell’arco della sua vita e abbraccia un periodo storico che va dal 1917 al 1972.

E poi c’è l’Archivio Storico del Comune di Corigliano. Insomma una ricca eredità di documenti storici che insieme agli archivi presenti a Rossano rappresentano una ghiotta opportunità di lavoro per gli studiosi e i ricercatori

Un comodo strumento per muoversi agevolmente in tutti questi archivi è offerto dal sito https://anticabibliotecacoriglianorossano.it/documentazione/archivi-e-biblioteche/

Per quanto riguarda il Catasto Provvisorio 1811-1860, presente negli Archivi Comunali, è partito da parte del Comune un importante progetto di digitalizzazione che risponde alla volontà di iniziare a preservare le unità più delicate dei beni presenti negli archivi e garantirne, grazie alla tecnologia, una fruizione sempre più ampia.

 

I racconti di Martino A. Rizzo ~ ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo è un grande curioso di storie e avvenimenti rossanesi, coriglianesi e più in generale calabresi e gli articoli che prepara per Informazione & Comunicazione non sono altro che il risultato delle ricerche utili a soddisfare queste sue curiosità. Frutto di tale attività è stata anche la realizzazione del sito AnticaBibliotecaCoriglianoRossano che ormai si è meritato un posto di rilevo tra i siti contenenti libri, articoli e fotografie sulla Calabria, tutti liberamente scaricabili.

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