L’Amministrazione di Corigliano-Rossano interviene duramente sul blocco degli investimenti ferroviari, dalla cancellazione dell’Alta Velocità alla mancata soppressione dei passaggi a livello. Chiesto un tavolo istituzionale con Ministeri, Regione e Comuni.
«LA CALABRIA ESCLUSA, È UN PASSAGGIO NEGATIVO»
Una posizione netta e senza giri di parole. L’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano denuncia l’assenza totale di risorse per la ferrovia calabrese e rilancia la proposta di un confronto istituzionale ampio e concreto.
«Quello che sta accadendo in Calabria, con la cancellazione di fatto dell’Alta Velocità, è un passaggio epocale, purtroppo in negativo».
Nel mirino, in particolare, la cancellazione del tratto Praia–Tarsia dal progetto AV, decisione che l’Amministrazione definisce non tecnica ma politica.
«L’imbarazzante foglia di fico delle surreali “ragioni tecniche” serviva solo a celare il taglio dei fondi ed il rinvio a data da destinarsi degli investimenti nella nostra terra. Ormai è un fatto».
«AVEVAMO AVVERTITO NEL SILENZIO GENERALE»
Il Comune ricorda di aver lanciato l’allarme mesi fa, ricevendo in cambio indifferenza o ironie.
«Che quelle ragioni fossero delle fesserie era chiaro dall’inizio, anche se ho dovuto spesso rispondere alle castronerie di chi, imboccato da qualche guru dell’azienda ferroviaria, sosteneva che il problema fosse campanilistico o, peggio ancora, far passare la ferrovia da qualche “paesino”».
Per mostrare la disparità di trattamento tra territori, l’Amministrazione cita il caso del tracciato campano Battipaglia–Romagnano: 35 chilometri, 1,8 miliardi del PNRR, 17 viadotti, 9 gallerie naturali, 8 artificiali.
«Si tratta di un tracciato che collega Contursi, Sicignano, Buccino: cittadine bellissime, mica le famose metropoli calabresi di “minasiana” memoria».
«CI STANNO SCIPPANDO 10 MILIARDI»
Oltre al mancato finanziamento dell’Alta Velocità, l’Amministrazione denuncia il blocco delle opere di ammodernamento ordinario.
«C’è un partito maggioritario, quello del sottosviluppo calabrese, che non si rende conto di quanti danni stiano facendo i ritardi decennali. Le ultime notizie raccontano che, dopo anni di interlocuzione e progettazioni, non ci siano ancora i fondi per la chiusura dei passaggi a livello, fatta eccezione per Sibari e Thurio».
E anche in quest’ultimo caso, ricorda il Comune, si è agito solo dopo una tragedia.
«Il finanziamento di Thurio è stato imposto dalla drammatica tragedia di alcuni mesi fa».
Non si tratta solo di sicurezza, ma anche di integrazione urbana.
«Le opere di attraversamento della linea ferroviaria sono improcrastinabili anche per garantire l’integrazione urbanistica delle città, come è avvenuto in tutte le regioni dell’occidente, tranne che in Calabria».
«NON SERVONO ANNUNCI, MA UN TAVOLO SERIO»
L’Amministrazione chiude con un appello chiaro:
«Credo che sullo sviluppo della nostra terra, ed in particolare sulle infrastrutture ferroviarie, non servano gli inutili annunci ai quali siamo stati abituati in questi anni, ma serva un tavolo istituzionale che coinvolga i Comuni, la Regione ed i Ministeri competenti, andando oltre le divisioni di carattere politico e ragionando su come rendere la nostra terra competitiva, smettendola di accontentarsi delle briciole». «L’Amministrazione di Corigliano-Rossano continua ad essere umilmente disponibile a questo tipo di percorso».
![]() |
![]() |
![]() |