Alta velocità: Ritardi e nuove scelte per la Calabria

La revisione del PNRR è ufficialmente avviata. A confermarlo è stato il ministro Tommaso Foti, che ha ribadito la necessità di «individuare i necessari correttivi» per rispettare le tempistiche del Piano. L’articolo 21 del regolamento del Recovery consente modifiche in caso di circostanze oggettive che ostacolino l’attuazione di determinati progetti, e i ritardi accumulati nei mesi scorsi rendono indispensabile una riorganizzazione. Tra i progetti a rischio spiccano i lotti dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, in particolare quelli calabresi, dove i lavori procedono con estrema lentezza. Il futuro dell’Alta Velocità ferroviaria per la Calabria è incerto. Se in Campania i treni AV potrebbero iniziare a circolare entro dicembre 2026, nel sud della Calabria non ci sono certezze, soprattutto per i tratti compresi tra Praia a Mare, Paola e Cosenza. L’iter autorizzativo del lotto Praia-Paola dovrebbe concludersi entro il 2026, ma il completamento della nuova galleria Santomarco slitta al 2030. Ancora da definire il collegamento verso Reggio Calabria, dove si discute su due possibili tracciati: Percorso a monte: Attraverso la Valle del Crati, con un passaggio da Cosenza e una discesa verso Lamezia Terme. Percorso costiero: Investire lungo la linea tirrenica per ridurre la lunghezza complessiva del tracciato e mantenere collegata Cosenza con il raddoppio della galleria Santomarco. Al momento, però, il confronto tecnico e politico rimane bloccato. La situazione finanziaria complica ulteriormente il quadro. Parte dei fondi destinati all’Alta Velocità sono stati riassegnati a opere già avviate, tra cui il Ponte sullo Stretto. I tempi stringono e il rischio di un’ulteriore marginalizzazione della Calabria è concreto.

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