Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Altomonte, pesce nei menù calabresi solo se del nostro mare. Agrichef Barbieri: «Niente di più emozionante delle alici»

ALTOMONTE. Nuota nei nostri mari? Dovrebbe essere più o meno questo il criterio con il quale scegliere i pesci da inserire nei menu da proporre a tavola. Invece, il più delle volte si propongono ricette d’oltralpe con pesce d’importazione congelato, salmoni nord europei e gamberoni sudamericani. Niente di più autolesionista per se stessi e per l’economia del territorio, quando con le alici in Calabria, dallo Jonio al Tirreno, potremmo emozionare dall’antipasto al secondo, l’ospite. Pesce povero, ma dalle straordinarie proprietà (sono un’ottima fonte di proteine di qualità e di omega 3, acidi grassi alleati della salute, in particolare di quella di cuore e arterie) è materia prima autentica dalle mille declinazioni gastronomiche.

A rilanciare anche questa estate l’appello a privilegiare il pesce dei nostri mari è l’Agrichef Enzo Barbieri che nei giorni scorsi ha partecipato alla Cittadella Regionale alla conferenza stampa di presentazione insieme all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo ed al Sindaco di Fuscaldo Giacomo Middea, dell’undicesima edizione del Festival delle Alici del Tirreno cosentino in programma nel centro tirrenico.

All’evento che si terrà da sabato 29 luglio fino a martedì 1 agosto 2023, l’Agrichef Barbieri continuerà ad essere come negli anni passati testimonial ed interprete ai fornelli insieme alla squadra dello storico Hotel-Ristorante di Altomonte.

Continuare ad educare ad una sana alimentazione, al consumo consapevole delle materie prime a km0 e a filiera corta resta – aggiunge – un impegno che continuiamo a portare avanti con convinzione, a partire dalla ristorazione. Reperire le alici soprattutto in questo periodo è semplicissimo. Non approfittarne, soprattutto d’estate per emozionare i nostri ospiti sarebbe davvero un peccato.

Dorate, scattiate, arriganate. Sono alcune delle declinazioni di questo ingrediente semplice, buono e versatile che si presta ad impreziosire ricette diverse: dal risotto di Sibari con alici, aglio e pomodorino giallo; agli spaghetti con alici, mollica di pane, finocchietto selvatico e peperoncino; dalle immancabili frittelle al crudo di alici marinate con aceto; passando dalla versione sotto sale su crostini di pane e Cipolla Rossa di Tropea alle cotolette di alici, ideali per i bambini al posto delle cotolette scongelate con finte patatine e per concludere con il timballo di alici.

Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: