Amendolara, una località incantevole caratterizzata dalla Torre Spaccata e dalle acque cristalline del Mar Ionio, ha ospitato la cerimonia di consegna del prestigioso premio “Mare Pulito – Bruno Giordano” al Comune di Amendolara. Questo riconoscimento, ideato dal rinomato orafo calabrese Michele Affidato, è dedicato alla memoria di Bruno Giordano, un uomo di Stato che si è dedicato con impegno alle indagini sulle navi inquinanti. Il premio, assegnato quest’anno a questo virtuoso comune dell’alto Jonio cosentino, mira a valorizzare la qualità delle acque marine in questa zona e ad attirare un maggior numero di turisti. La giornalista Francesca Lagoteta di LaC ha coordinato l’evento, che ha visto la partecipazione di importanti personalità come il commissario straordinario di Arpa Calabria Emilio Errigo, il presidente della commissione Sanità Pasqualina Straface, la presidente dell’Associazione “Mare Pulito – Bruno Giordano” Francesca Mirabelli, il sindaco facente funzioni Gregorio Scigliano e il consigliere delegato Antonello Ciminelli. Inoltre, hanno preso parte all’evento Evelina Provenza, responsabile dell’area jonica di Arpacal, e Domenico Nigro, presidente di Assonautica Cosenza.
La salute del mare calabrese migliora
Il commissario straordinario dell’ARPA Calabria, Emilio Errigo, ha sottolineato i notevoli progressi ambientali nella regione. Ha evidenziato i miglioramenti significativi avvenuti nel periodo tra il 2022 e il primo semestre del 2023, affermando che la salute del mare calabrese è buona, tenendo conto della qualità dell’intera colonna d’acqua e non solo dello strato superficiale, nonostante occasionali segnalazioni di problematiche.
Errigo ha espresso il suo disappunto per coloro che denigrano la Calabria o il suo mare, affermando che la regione vanta una qualità delle acque buona, se non addirittura eccellente. Tuttavia, ha sottolineato che alcune amministrazioni e cittadini mostrano resistenza al cambiamento e non comprendono appieno il valore dell’ambiente, sancito dall’articolo 9 della Costituzione, che tutela la biodiversità e gli ecosistemi. Errigo ha sottolineato l’importanza di migliorare la qualità ambientale per il benessere della popolazione e ha espresso fiducia nella volontà della stragrande maggioranza dei calabresi di sostenere questo processo di cambiamento. Ha riconosciuto anche la necessità di affrontare le problematiche complesse che affliggono la regione da tempo, come gli impianti di trattamento e la gestione dei rifiuti urbani, attraverso un maggiore impegno delle amministrazioni comunali e dei cittadini. Riguardo al codice penale, Errigo ha sostenuto che la prevenzione dei reati ambientali è fondamentale e che è necessario far rispettare le leggi esistenti anziché introdurre nuove normative, in modo da evitare violazioni della legge penale. Ha sottolineato la necessità di aumentare la consapevolezza sulla ricchezza ambientale della Calabria e di promuovere la collaborazione per rendere la regione vincente non solo dal punto di vista economico, ma anche per la sua straordinaria bellezza naturale. Ha evidenziato l’importanza delle aree protette come il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Aspromonte, il Parco Nazionale della Sila e il Parco delle Serre, nonché delle meravigliose spiagge calabresi.
Tolleranza zero per chi inquina
Pasqualina Straface, presidente della commissione sanità, si è dichiarata soddisfatta dei segnali estremamente positivi forniti dagli indicatori. Ha enfatizzato che i turisti devono essere consapevoli di trovare in Calabria una regione straordinaria con un mare di grande bellezza. In particolare, ha menzionato il legame speciale con Amendolara e il Parco Marino della Secca di Amendolara, un’isola felice di straordinaria bellezza con notevoli potenzialità marine. Straface ha sottolineato che la Calabria sta perseguendo una politica di tolleranza zero per coloro che inquinano il mare, al fine di garantirne la buona salute. Ha appoggiato coloro che amano il mare e sanno proteggerlo, esprimendo disapprovazione per chi non tutela adeguatamente l’ambiente marino. Ha evidenziato l’importanza di un’azione governativa volta alla tolleranza zero attraverso il monitoraggio, il controllo e la collaborazione con l’ARPA Calabria e le forze dell’ordine, per punire coloro che danneggiano questa preziosa bellezza naturale.
Inasprire le pene
Francesca Mirabelli, presidente dell’Associazione “Mare Pulito – Bruno Giordano”, ha sottolineato l’importanza di un’adeguata depurazione per garantire un mare di qualità.
Ha evidenziato che ogni anno vengono assegnati premi per il mare pulito a diverse località calabresi, con Amendolara che ha ricevuto l’onore quest’anno. Mirabelli ha riconosciuto che il mare calabrese gode di un ottimo stato di salute, ma ha anche ammesso la presenza di alcune criticità, come gli scarichi inquinanti e gli effetti negativi della pesca a strascico. Ha sottolineato l’importanza della presenza di Posidonia, un indicatore di un mare sano, e ha ribadito la necessità di affrontare queste problematiche, promuovendo una pesca sostenibile e garantendo il corretto funzionamento dei depuratori. Mirabelli ha sottolineato l’importanza della responsabilità individuale e ha invitato gli amanti del mare a collaborare, rispettare e valorizzare l’ambiente calabrese, che offre 800 chilometri di costa e una ricca diversità marina. Ha evidenziato la gravità dei reati ambientali e ha promosso la sensibilizzazione sull’importanza del rispetto ambientale, non solo lungo la costa, ma anche nell’entroterra calabrese. Ha concluso affermando che è fondamentale monitorare attentamente il mare e adottare pene più severe per chi inquina. Il sindaco facente funzioni Gregorio Scigliano e il consigliere delegato Antonello Ciminelli hanno condiviso la soddisfazione per il riconoscimento assegnato ad Amendolara.