Apertura Ospedale di Trebisacce, si sfoglia la margherita

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Ospedale di Trebisacce: si riapre veramente, o le puntate della interminabile telenovela sono destinate a fare concorrenza a “Beautiful”? Intanto il tempo corre veloce e le popolazioni dell’Alto Jonio continuano a sfogliare la fatidica margherita. In ogni caso la ventilata riapertura, semmai ci sarà, viaggia talmente a scartamento ridotto che ormai non ci crede più nessuno. Dalla data del Decreto n.30, firmato dal Commissario Scura nel mese di marzo sono passati oltre sette mesi tanto che dalla primavera siamo passati all’autunno e ancora non si vede niente. Si dice pure che la Regione abbia già messo a disposizione le risorse economiche (si parla di 5milioni di euro da dividere tra gli ospedali di Acri, San Giovanni in Fiore e Trebisacce) e allora, ci si chiede, perché tutti questi ritardi? In un primo momento gli amministratori locali hanno parlato del mese di luglio. Poi è piombata l’estate e tutto è stato rinviato a settembre. Anche settembre però è ormai alle spalle e da luglio a ottobre di mesi ne sono passati altri quattro. Ma è solo questione di burocrazia o, ci si chiede, c’è dell’altro? Perché gli amministratori locali vengono continuamente sbugiardati? Per la verità agli inizi di ottobre qualcosa ha cominciato a muoversi e si sono visti i primi sopralluoghi al Pronto Soccorso del Chidichimo. Si è infatti parlato dell’attivazione del Pronto Soccorso come preludio alla riapertura dell’ospedale. Riapertura che comunque rimane condizionata dal ripristino delle sale operatorie. Ma per mettere mano al ripristino delle sale operatorie, ammesso che ci siano veramente i soldi, non è stato ancora redatto neanche il progetto, per cui i tempi saranno ancora molto lunghi. E poi, si chiedono in tanti, è possibile, per legge, aprire il Pronto Soccorso senza aprire l’Ospedale e senza avere quindi la disponibilità del blocco operatorio dove si affrontano e risolvono la maggior parte delle emergenze? Una notizia comunque è certa: dopodomani mercoledì 12 ottobre, saranno aperte le buste e affidati i lavori di adeguamento della cosiddetta “aria calda” e dei locali del Pronto Soccorso, a cominciare dai bagni e dall’ingresso delle ambulanze che pare sia stato risolto: si procederebbe all’apertura di un nuovo ingresso riservato alle ambulanze e subito dopo dovrebbero iniziare i lavori. Condizionale più che mai d’obbligo, perché nel settore della sanità, almeno da queste parti… del doman non v’è certezza!

Fonte: La Provincia di Cosenza

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