Bandiera Blu 2018 a Rossano: perché no?

bandiera blu

Sono 342 le Bandiere Blu assegnate nel 2017 dal FEE (Foundation for Environmental Education) all’Italia. Soltanto due Comuni della costa jonica cosentina ne sono interessati: Roseto Capo Spulico (zona lungomare) e Trebisacce (zona lungomare sud: Riviera dei Saraceni, Viale Magna Grecia e Riviera delle Palme). Una vera miseria, se confrontati alle potenzialità del nostro bellissimo mare Jonio. Eppure questi sono i risultati. La Bandiera Blu viene assegnata ogni in base a diversi parametri. Non è, quindi, facile ottonerla. E’, diciamo, una certificazione di qualità. E del mare e della spiaggia con tutti i servizi annessi e connessi. I criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu sono: 1) educazione ambientale e informazione; 2) qualità delle acque; 3) gestione ambientale; 4) servizi e sicurezza. Insomma, si devono rispettare diversi parametri e si deve essere in possesso di diversi requisiti. In un articolo apparso su un giornale on line della città, si avanzava l’ipotesi come Rossano possa puntare alla Bandiera Blu. Apriti cielo! Il solito polverone e i soliti eccelsi del giornalismo non qualunquista subito sulle barricate. Come, Rossano Bandiera Blu? Ma siete impazziti? Più o meno di questo tenore alcuni dei commenti. Mentre altri lettori hanno approvato. In effetti Rossano, con i suoi oltre 15 chilometri di spiaggia, potrebbe benissimo puntare ad ottenere almeno una Bandiera Blu del FEE. Questo non vuol dire che la città sia pronta. Nient’affatto. C’è molto da fare. Ma si è sulla buona strada. Vanno monitorati costantemente gli oltre 55 tra fossi di scolo e fiumiciattoli che dal Cino a contrada Pantano sfociano nel tratto di mare rossanese. Vanno assicurati gli standard di qualità delle acque e delle spiagge. Devono essere salvaguardati gli ecosistemi marini. Lo si fa, attualmente? La spiaggia deve essere pulita. Quest’anno è stata pulita meccanicamente e ogni giorno, come anche negli altri anni, diversi addetti puliscono manualmente il litorale da carte e materiale plastico. I servizi igienici pubblici: non esistono. Devono essere predisposti, quindi. E mantenuti puliti. Magari si potrebbe pensare di affidarli a una cooperativa. Insomma, ci sono diversi parametri da rispettare per poter ambire ad ottenere una Bandiera Blu. Ma poi, d’altro canto, dobbiamo anche registrare la recente presa di posizione del vice-presidente di Legambiente Calabria, Andrea Dominijanni. Che nel corso di un pubblico dibattito ha detto che le Bandiere Blu vengono acquistate dai Comuni al costo di 3500 euro. Un’affermazione che ha fatto scalpore e che fa riflettere. In effetti solo così si spiegano alcuni casi di Bandiera Blu assegnati in maniera a dir poco discutibile. Come si spiegano, ad esempio, le Bandiere Blu di Bellaria-Igea Marina e Misano Adriatico? Per i servizi, solo per i servizi. Perché quanto alla qualità delle acque del mare paragonare la melma dell’Adriatico romagnolo al nostro splendido mare Jonio non è cosa proponibile. Ritornando a Rossano, vi è da dire che ci sono dei punti che, effettivamente, potrebbero essere interessati dalla Bandiera Blu 2018. Zona Faro, Fossa, Zolfara e la parte del lungomare Sant’Angelo. Dove ci sono diversi servizi, spiagge attrezzate, mare cristallino. Bisogna monitorare il tutto già a partire da settembre. E prendere contatti con FEE. Per agire in simbiosi. Vedere quali parametri non si raggiungono ancora e quali, invece, sono già sotto controllo. Il Sindaco Mascaro e l’assessore all’ambiente del Comune di Rossano, De Simone, possono puntare in alto. Lo meriterebbe Rossano. Lo merita soprattutto questo mare. Che da Rocca Imperiale a Cariati è sempre uno spettacolo. Tranne qualche criticità rappresentata dalla solita schiumetta. Sempre più sporadica, a dire il vero. Ma va eliminata del tutto. Occhio, quindi, ai depuratori.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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