Violazione del diritto allo studio e interruzione di pubblico servizio. Queste le gravi accuse che il dirigente del liceo classico-scientifico di Corigliano Pietro Maradei lancia contro gli organismi preposti alla risoluzione della problematica. Una situazione di grave allarme sociale rappresentata nel corso di una apposita conferenza stampa alla quale erano presenti anche il vicepreside, prof. Salvatore Martino, la prof. Stefania Perrotta coordinatrice per il sostegno. Tra i presenti, oltre ai giornalisti, i docenti, i genitori dei ragazzi disabili, rappresentanze di altri istituti, nonché il Presidente dell’Unitalsi della sottosezione di Corigliano, Donatella Novellis. «Dal 7 gennaio 2016 fino a oggi- ha affermato Maradei- il servizio del trasporto dei disabili è stato interrotto e, nonostante i numerosi contatti e le pressioni su Provincia e Comune, non è stato ancora ripristinato. Disagi che ricadono sull’anello più debole, i diversamente abili, ai quali è impedito frequentare le lezioni e condurre una vita normale in un territorio già carente di servizi specifici. Viene negato loro un diritto garantito dalla costituzione italiana»- avverte il Dirigente scolastico-. Dall’incontro con la stampa è emerso un altro dato: «Il silenzio assordante non solo delle istituzioni preposte, ma anche da parte della società civile di Corigliano e delle associazioni di Volontariato.
Sulla problematica dei disabili- spiega Maradei- sono stati fatti passi da gigante a partire dalla legge 118 del 72 fino ad arrivare alla legge 104. Di recente l’Unione Europea ha siglato il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009 sancendo il principio di sussidiarietà in base al quale i provvedimenti per le soluzioni devono essere assunti dall’ente più vicino al cittadino, mentre una sentenza del Consiglio di Stato del 2008 dichiara obbligatorio il servizio del trasporto ai disabili. Sulla base di tale normativa l’Assessorato alla Cultura – tuona il dirigente – non può liquidare la questione rigettando la competenza del servizio ad altri enti, poiché il trasporto è gestito dal Comune, pertanto questo deve adoperarsi immediatamente per riattivare il servizio, rivalendosi successivamente sull’ente preposto a erogare i fondi». Il dirigente Maradei nel sottolineare che quanto è accaduto non è degno di un Paese civile, preannunzia azioni legali nel caso in cui nei prossimi giorni la vertenza non dovesse giungere a soluzione. Allo stato i ragazzi diversamente abili che non possono svolgere attività scolastica a causa del disagio sono otto. Altri tre sono accompagnati dai genitori.