BOCCHIGLIERO. Lo scorso 21 gennaio gli abitanti di via Sant’Agostino del comune di Bocchigliero hanno presentato alle autorità un atto di denuncia-esposto per segnalare una fuga di gas dalla rete pubblica.
La vicenda ha origine nell’ottobre del 2022 quando i cittadini della zona si rendono conto che nelle loro abitazioni si propaga, di risalita dalla condotta fognaria, l’inconfondibile odore di gas. La concentrazione nell’aria rende gli ambienti invivibili. In questo lungo arco temporale il problema è stato più volte segnalato agli Amministratori del comune di Bocchigliero, che lo hanno affrontato con imprudenza e superficialità, sottovalutando i rischi per la salute dei cittadini.
A seguito della richiesta d’intervento degli abitanti di via Sant’Agostino si sono tempestivamente mobilitati i Vigili del Fuoco del distaccamento di San Giovanni in Fiore che, giunti sul posto, hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso sia sulla rete pubblica che nelle abitazioni, con l’ausilio degli strumenti tecnici di rilevazione del gas.
La missiva veniva inoltrata anche alla Prefettura di Cosenza, che, immediatamente, intimava al Sindaco di Bocchigliero, quale Autorità locale di Protezione Civile, di effettuare le necessarie verifiche e adottare tutti gli eventuali provvedimenti di competenza per prevenire qualsivoglia pericolo ed a salvaguardia dell’incolumità pubblica nella zona.
Solo dopo aver portato all’attenzione delle massime autorità provinciali i disagi e i timori della popolazione locale, e grazie al provvidenziale intervento dei Vigili del Fuoco, il giorno 27 gennaio sono iniziati i lavori sulla rete da parte della ditta incaricata dalla Società di distribuzione del gas nel comune di Bocchigliero.
Durante gli accertamenti veniva individuato un foro di consistenti dimensioni nella tubazione del gas nella diramazione di Vico V Sant’Agostino che veniva ripristinato e messo in sicurezza.
Per sedici mesi, in un paese di montagna, con temperature notturne sotto lo zero, giovani, bambini ma soprattutto anziani, hanno inalato giorno e notte gas tossici; dormito, per due lunghi inverni, con le finestre aperte per garantire la necessaria ventilazione degli ambienti; vissuto con il terrore di poter saltare in aria da un momento all’altro. Tutto questo è avvenuto nella totale indifferenza degli amministratori locali.
Grazie alla raccolta firme, promossa da Concetta Forciniti, prima firmataria del documento, è tornata la serenità nella comunità locale, le abitazioni sono di nuovo vivibili, ma soprattutto, è stata evitata una tragedia.
Chi risarcirà gli abitanti di Via Sant’Agostino per i disagi e i danni subiti?