Riapertura dell’Ospedale di Trebisacce: Una battaglia per la dignità e la salute, nuova protesta

Il territorio dell’Alto Jonio non può più permettersi il lusso di voltare le spalle alla realtà che lo circonda. La riapertura dell’Ospedale di Trebisacce è una questione di dignità e di diritto alla salute che non può essere ignorata o trascurata. È un grido di giustizia che deve essere ascoltato e rispettato. E’ questo il senso di una nota diffusa dal laboratorio politico Sinistra al quadrato che continua nella battaglia intrapresa da tempo.  Giovedì prossimo, mentre il Consiglio di Stato sarà chiamato a discutere del futuro dell’Ospedale di Trebisacce, è imperativo che l’intera comunità si faccia sentire. È un momento cruciale, un’opportunità per ribadire con forza che il territorio merita un sistema sanitario accessibile, efficiente e rispettoso dei diritti fondamentali di ogni individuo.

L’invito è per il 15 febbraio, alle ore 10, tutti sono chiamati a radunarsi davanti all’ingresso dell’Ospedale “Chidichimo” per esigere la riapertura del presidio, senza compromessi o tentennamenti. È il momento di far sentire la propria voce, di esprimere la propria rabbia e di agire con determinazione.

«Non possiamo permetterci di essere complici di una situazione che ci vede privati di un servizio essenziale per troppi anni. È giunto il momento di alzare la testa e reclamare ciò che ci è stato ingiustamente tolto». La richiesta principale è la riapertura completa e immediata dell’Ospedale “Chidichimo”, chiuso in passato e oggetto di decisioni discutibili. Si richiama l’applicazione di ben tre sentenze del Consiglio di Stato, risalenti al 2015, 2018 e 2020, che hanno ordinato la riapertura dell’ospedale. Il movimento politico-culturale e associazioni sono uniti nel volere un ospedale generale di pronto soccorso a Trebisacce, rifiutando la recente trasformazione in ospedale di zona disagiata con conseguente riduzione dei servizi. Si denuncia l’assenza di progressi tangibili nella realizzazione delle decisioni giudiziali, nonostante gli impegni presi e i progetti avviati. Si sottolinea il fenomeno della fuga verso l’ospedale di Policoro, evidenziando la mancanza di servizi sanitari adeguati a Trebisacce. Si chiedono azioni immediate per ottemperare alle sentenze del Consiglio di Stato e garantire una gestione efficace delle emergenze mediche sul territorio.

 Si contestano alcune decisioni regionali che vanno contro le sentenze del Consiglio di Stato.

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