Un ricorso pendente davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro tiene ancora aperta la partita delle elezioni regionali del 7 ottobre. Al centro, il risultato di “Noi Moderati”, la lista di Maurizio Lupi che ha superato di poco la soglia del 4% grazie ai voti di Vito Pitaro, oltre dodicimila preferenze.
Il controllo dei giudici potrebbe però modificare gli equilibri del Consiglio regionale: se il conteggio fosse rivisto, sia Pitaro sia l’avvocato Riccardo Rosa rischierebbero di restare fuori. Per questo il presidente Roberto Occhiuto valuta di nominare una giunta provvisoria, in attesa di eventuali cambiamenti.
Il nuovo esecutivo resterà composto da sette assessori. L’ampliamento a nove membri, consentito da una recente legge nazionale, richiede una modifica dello Statuto che potrà entrare in vigore solo tra circa sei mesi.
Sul tavolo due ipotesi politiche: mantenere l’attuale schema di equilibrio tra i partiti — vicepresidente e un assessore a Fratelli d’Italia, presidenza del Consiglio e un assessorato alla Lega, un posto a Noi Moderati, il resto a Forza Italia e all’area Occhiuto — oppure ridistribuire le deleghe tra Lega e Fratelli d’Italia, con nuovi ingressi anche dalle circoscrizioni Sud e Centro.
Tra i nomi quasi certi c’è Gianluca Gallo, forte di 30 mila voti, che dovrebbe restare in giunta. Probabile anche l’ingresso di Pasqualina Straface e di Antonio De Caprio. Nel campo di Cannizzaro potrebbero entrare Salvatore Cirillo e Maria Stefania Caracciolo. In “Occhiuto Presidente” si gioca il duello tra Pierluigi Caputo e Rosaria Succurro.
Fratelli d’Italia attende indicazioni da Giorgia Meloni: Wanda Ferro potrebbe essere chiamata alla vicepresidenza regionale, rinunciando al ruolo di sottosegretario. Alternativa, la nomina di Antonio Montuoro o Giovanni Calabrese.
Più agitata la situazione nella Lega, dove il presidente uscente del Consiglio, Filippo Mancuso, punta a riconfermarsi ma deve fare i conti con Giuseppe Mattiani. Ogni scelta rischia di aprire la porta in aula a consiglieri supplenti non graditi al partito, come Franco Sarica, vicino a Scopelliti.
Se “Noi Moderati” manterrà i due seggi, potrebbe rivendicare un assessorato. In caso contrario, per Occhiuto si libererebbe una casella. Per ora, il ribaltone sembra lontano, ma il verdetto della Corte potrà chiarire tutto nelle prossime ore.
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