Candiano: grave carenza del bilancio

In corso la conferenza stampa dell’assessore al bilancio Nicola Candiano sulla trasparenza delle finanze comunali. Intorno all’argomento – introduce l’assessore – Candiano si è creata una forte aspettativa. Oggi va di moda questo nuovo sport: quale eredità si è ricevuta dopo il subentro. Per questo motivo occorre fare una distinzione tra la difficoltà di gestione dell’ente incontrata da chi si insedia e la storicità di situazioni che vengono da più lontano. Indubbiamente si usano medicine diverse. Io il corrente non posso correggerlo con gli stessi strumenti con cui correggo il consolidato. Il corrente e il consolidato che entrano in corto circuito, creano profili di difficile governabilità. Allora bisogna ricorrere a strumenti straordinari: piano di riequilibrio pluriennale (predissesto) o dissesto. Non si può far fronte alle spese perché strutturalmente si è deficitari.

CANDIANO: LA SITUAZIONE ATTUALE

Il comune a guida Mascaro ha trovato una grave carenza del bilancio corrente di dotazione sui capitoli di bilancio 2016. Un deficit – continua Candiano – di 3 milioni di euro rispetto agli anni precedenti. Nel 2015 nel bilancio di previsione è stato istituito un capitolo in entrata con una previsione di incasso di 2 milioni e 8. Ovviamente la previsione non nasce dalla valutazione autonoma del dirigente. Si origina da ruoli ufficiali che derivano da accertamenti. Cautela vorrebbe che queste entrate vadano messe in una sezione a parte. Nel 2015 di quella previsione contabile si è realizzato zero.

Quindi nel 2016 si è partiti con uno scarto di 2 milioni e 8. E ad oggi abbiamo incassato 500 mila euro. Nel 2016 parte il bilancio armonizzato con delle previsioni di regime progressivo. Questo bilancio significa che tendenzialmente la competenza deve coincidere con la cassa. In parole povere, posso spendere solo se c’è disponibilità.

Quindi il bilancio armonizzato impedisce che certe operazioni contabili del passato possano ripetersi oggi. Con il commissario è stato fatto un bilancio di previsione che ha tolto 3 milioni di euro da ciascun capitolo di bilancio, operando dei tagli. Alla data del 30 di ottobre abbiamo uno scarto tra entrata ed uscita pari a 2 milioni e 6 circa. E’ una difficoltà oggettiva, in quanto non ci sono soluzioni immediate. Non ci sono soldi neanche per approvare la variazione di bilancio. La situazione che il comune di Rossano dovrà affrontare fino al 31 dicembre 2016 è di grave difficoltà.

CANDIANO: SITUAZIONE DEBITORIA SENZA COPERTURA

Questa difficoltà di gestione ha portato alla creazione di debiti senza copertura già nell’anno corrente. Quindi non parliamo di debiti pregressi. Un esempio: i consumi energetici. Avendo previsto nel bilancio di previsione, in virtù dei tagli sopracitati, una somma di poco superiore ai 2 milioni a fronte di una spesa di 3 milioni e 6 ulteriormente cresciuta, ci troveremo a fine anno con un’esposizione debitoria di 2 milioni e mezzo circa. Situazione di empasse. Non sappiamo come risolvere il problema. Stiamo cercando accordi anche con l’ente gestore. Se questa situazione corrente non trova rimedi a breve o medio termine, entrando in contrasto con la situazione pregressa, si creeranno dei corto circuiti ingovernabili.

C’è inoltre da segnalare che, strutturalmente, il comune di Rossano è costantemente in anticipazione di cassa. Al momento quest’ultima si attesta su una somma di circa 3 milioni di euro. Questo perché nel tempo il comune non è riuscito a crearsi un fondo proprio a cui attingere.

CANDIANO: SITUAZIONE PREGRESSA, TANTI I DEBITI 

Situazione pregressa: i debiti ci sono sia con copertura che senza copertura finanziaria. Alcuni di questi ultimi non potevano essere facilmente prevedibili. Per esempio ciò che scaturisce dall’esito dei contenziosi è un debito che poteva essere non previsto. Tuttavia sono diversi i tipi di debiti. E non tutti annoverabili tra i debiti fuori bilancio. Per esempio, abbiamo certificato nel periodo 1994-2004 debiti idrici non pagati alla Regione Calabria. Nel 2009 la giunta dell’epoca deliberò un ripiano di questi debiti con un piano decennale. Quella delibera impegnava per l’estinzione del debito i residui degli anni precedenti. Non capisco chi obietta di non essere a conoscenza del debito quando partecipò anche alle commissioni consiliari dell’epoca.

Un sindaco che non sa che la Regione vanta un credito di 6 milioni di euro per debiti idrici è quantomeno un sindaco disattento. Alla Sorical dobbiamo un importo di circa 900 mila euro. Il periodo 2015-2016 porta il debito a un totale di circa 3 milioni che però trova copertura finanziaria sulla competenza del bilancio, anche quello corrente. C’è una curiosità che merita di essere portata all’attenzione: nel 2012 il comune è stato vittima di truffa. La fornitura di un servizio elettrico, erogato da Eni, senza la stipula di alcun contratto e senza preventiva autorizzazione.
Non torniamo indietro sul riconoscimento del debito di 5 milioni e mezzo – continua  Candiano – perché ha una copertura finanziaria nei residui. Partiamo subito con questo ripiano, al netto di qualsiasi tipo di interesse.

CANDIANO: DEBITI FUORI BILANCIO DI CIRCA 1 MILIONE

La situazione dei debiti fuori bilancio è stata illustrata dall’assessore Zagarese e si riferisce al contenzioso. Una stima di massima sulla quantificazione del debito è pari a 1 milione di euro, a cui mi permetterei di aggiungere altri 500 mila euro di debiti che non sono altrimenti estinguibili. Per esempio i danni alluvionali: una parte sono stati coperti dallo Stato, l’altra non ha ancora trovato copertura e non sappiamo su quante e quale voci. Potrebbe capitare che i debiti non coperti dallo Stato potrebbe doverli pagare il Comune.

CANDIANO: NECESSARI TAGLI ALLE SPESE 

Noi dobbiamo capire adesso come rimettere in carreggiata la gestione del comune attraverso una sua sana amministrazione. Senza voler addossare alcuna responsabilità, bisogna dire che una sana amministrazione fino a ora in realtà non c’è stata. I cittadini devono sapere che probabilmente bisognerà fare dei sacrifici attraverso dei tagli sulle spese, ma allo stesso tempo anche con una riqualificazione della spese che permetta di non gravare eccessivamente sui contribuenti. La gestione del patrimonio è stata totalmente trascurata. Cinque anni fa l’errore madornale del trasferimento delle competenze del bilancio ai lavori pubblici. Tutto ciò che era stato fatto fino ad allora, ivi compresi gli usi civici, è venuto meno.

CANDIANO: RIMEDI

Per quanto rigurda i rimedi – dice l’assessore Candiano – per l’ordinario vedremo di trovarli con un bilancio di previsione 2017 che sia efficace, tranquillizzando i creditori del Comune che il debito sarà risarcito, ma chiedendo un po’ di respiro. Strisce blu: Rossano è l’unico comune che non fa pagare il parcheggio e che ha rinunciato a questo tipo di entrata. E’ un lusso che possiamo permetterci. Sono voci in entrata consistenti.
Il Comune di Rossano spende per l’erogazione di servizi molto di più di Corigliano perché comunque la nostra vicina non li eroga o li eroga in modo insoddisfacente. Per esempio a Corigliano il servizio di assistenza fisica non viene erogato invece a Rossano vengono spesi 400 mila euro – che ricadono sul bilancio comunale – per questo stesso servizio.

Spero – ha detto Candiano – che alcuni servizi diventino strutturali, così che nel bilancio 2017 si possa creare riqualificazione per almeno 2 milioni di euro. Speriamo di riuscirci, altrimenti dovremmo adottare altri strumenti come il predissesto che comunque non è il male assoluto.

CANDIANO: CAPACITA’ DI RISCOSSIONE

Rossano ha una grande capacità di riscossione: circa 7 milioni l’anno, quindi cercheremo di avere sempre più entrate cercando di avere un’equa distribuzione dell’imposizione tributaria e senza pesare sui soliti noti. A questo proposito,  i fondi Por sono un’occasione che non possiamo permetterci di perdere. Il comune di Rossano, rispetto all’efficentamento energetico non ha fatto nulla. Oggi con i fondi abbiamo una grande possibilità: una delle maggiori fette dei Por, infatti, riguarda proprio l’efficentamento. La buona e sana amministrazione, quale sta dimostrando essere la giunta Mascaro, passa anche dalle piccole cose: è bastato che si desse indicazione di fare una revisione di tutti i mutui con cassa depositi e prestiti, perché ero sicuro – contina Candiano – che si trovassero dei residui nei mutui già chiusi e contabilizzati. Due ore di lavoro degli uffici hanno fatto recuperare 160 mila euro. 

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