Canna. Una grande mostra fotografica per fare memoria condivisa dei tanti soldati Cannesi impegnati in armi durante la Prima Guerra Mondiale, molti dei quali non hanno mai fatto ritorno a casa e, con il sacrificio della loro vita hanno dato un piccolo ma generoso contributo per fare grande e libera l’Italia.
La Mostra che è stata realizzata con il patrocinio della locale Amministrazione Comunale da Giovanni Panarace, originario di Canna ma residente a Bologna, appassionato di storia e di fotografia, sarà inaugurata martedì 8 agosto e resterà aperta fino al 18 agosto presso il “Palazzo delle Culture” di Canna. Con l’esposizione del suo copioso repertorio di immagini Giovanni Panarace ha voluto rendere onore e merito agli eroici soldati Cannesi che non hanno mai fatto ritorno dal fronte ma anche a coloro i quali sono tornati ed hanno raccontato tutte le asprezze e le sofferenze patite durante i lunghi periodi trascorsi nelle trincee a condividere con i loro commilitoni le fatiche, i sudori, i sacrifici e anche la fame. “In realtà la Grande Guerra – ha scritto il Dr. Antonio Turchitto Dirigente di Fratelli d’Italia sottolineando la sensibilità e il viscerale attaccamento alle radici da parte di Giovanni Panarace – ha avuto il merito di accomunare, seppur nella tragedia rappresentata dalla guerra, italiani del Nord e italiani del Sud e li ha fatti sentire fratelli e “consorti” di uno stesso destino. Nessuno – ha precisato Turchitto a scanso di equivoci – pensa di rianimare l’amor patrio sulla punta delle baionette, del revanscismo o dell’abusata retorica militare gonfia di passato. Quel tempo è finito, ed è un bene – ha aggiunto Turchitto – che l’amor patrio oggi non sia associato ai cannoni e alla morte ma sarebbe un grave errore dimenticare la storia da cui proveniamo, che è fatta anche delle asprezze della guerra. Non un ricordo contro qualcuno, quindi, ha aggiunto ancora Turchitto – riesumato per oltraggiare i nemici di ieri, ma una memoria condivisa per ricordare come è nata, e a che prezzo, è nata l’unità d’Italia, come e da chi fu difesa e contro quali valorosi e rispettabili avversari è stata raggiunta. Ecco perche’, con umiltà e con passione, il caro amico Giovanni Panarace, attraverso questa collezione fotografica, ha voluto rendere onore e merito ai combattenti di Canna che non hanno mai fatto ritorno dal fronte e a coloro che tornarono raccontando tutte le asprezze e le avversità patite durante la Grande Guerra”.
Pino La Rocca