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Canna. Perchè l’Amministrazione Comunale non commemora il “Giorno del Ricordo” ed i “Martiri delle Foibe”?

L’Amministrazione Comunale di Canna (CS) ha deciso di non commemorare i Martiri delle Foibe e le vittime dell’esodo istriano, giuliano, dalmata. Perché? Il “Giorno del “Ricordo” è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la Legge 30 marzo 2004 n. 92. L’intento di tale Legge è quello di conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Le più alte cariche dello Stato, in questi giorni, hanno espresso parole chiare sulla vicenda, compreso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha affermato: “Ci fu occultamento della storia e per questo oggi la memoria delle vittime deve essere preservata e onorata”! Per più di settanta anni su questo dramma c’è stata una sorta di guerra civile culturale che ha dato vita a un negazionismo antistorico e anti-italiano. Alla fine della seconda guerra mondiale circa 20mila italiani furono barbaramente massacrati, torturati e gettati nelle Foibe e oltre 350mila gli italiani costretti a fuggire dalle loro terre di origine. Chi furono i responsabili? I partigiani titini con la complicità di Togliatti e del Partito Comunista Italiano “alleati” del maresciallo Tito! Perché l’Amministrazione Comunale di Canna ha deciso di non commemorare questa importante solennità civile nazionale? Quali sono stati i motivi ostativi che hanno impedito la commemorazione istituzionale del “Giorno del “Ricordo”? Eventualmente si intende organizzare degli eventi istituzionali nei prossimi giorni per recuperare alla mancata commemorazione in onore dei Martiri delle Foibe? Qualche anno fa proposi in Consiglio comunale e mediante alcune interrogazioni di dedicare una Via o una Piazza di Canna ai “Martiri delle Foibe” per offrire quotidianamente ai cittadini e a coloro che percorrono quella strada la possibilità di riflettere e di non rimanere, si spera, indifferenti di fronte a questa tragedia che colpì centinaia di migliaia di Italiani. Proposte che non furono mai accolte dalle Amministrazioni succedutesi. Con la “sola colpa” di essere italiani i nostri connazionali furono barbaramente trucidati nell’ottica di cancellare ogni segno d’italianità da quelle terre, oggetto delle mire espansionistiche della Jugoslavia comunista del maresciallo Tito. Nel corso degli anni sono stati estratti dalle foibe i corpi di civili, partigiani italiani non comunisti, soldati del Regio Esercito, militi della Repubblica Sociale, sacerdoti, rappresentanti delle istituzioni italiane nella Venezia Giulia, a dimostrazione del fatto che questa tragedia, quest’opera sistematica di sterminio e di cancellazione d’una identità, dovrebbe essere parte di “tutta” la memoria nazionale. Con la Legge 92 del 2004 è stato istituito il “Giorno del Ricordo” con l’intento di porre fine all’oscurantismo storico ed alle diatribe politiche sul tema. Il mio intento è stato e sarà sempre quello di sensibilizzare, anche a Canna, i cittadini invitandoli a riflettere sulle sofferenze patite dagli italiani del confine orientale costretti, quando non uccisi, ad abbandonare la propria terra. Perché l’Amministrazione comunale di Canna non ha promosso alcuna iniziativa per ricordare i “Martiri delle Foibe”?

Dr. Antonio Turchitto (Ex capogruppo consiliare di Minoranza di Canna _ Consigliere circoscrizionale di FdI di Bologna)

comunicato stampa

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