Canoni idrici, Antoniotti: colpa di chi ha amministrato prima di noi

antoniotti

ROSSANO I sindaci che hanno amministrato la Città dal 1994 al 2004 hanno la responsabilità di aver accumulato un debito di 6,5 milioni di euro nei confronti della Regione per i canoni idrici non pagati. Questo, con la complicità dell’Amministrazione Filareto e degli allora dirigenti comunali che, nonostante abbiano riconosciuto e rateizzato il debito, lo hanno tenuto ben nascosto nei cassetti non rendicontandolo al momento del nostro subentro.

 

A chiarire e a far luce sulle inesattezze emerse nelle ultime settimane attorno alla questione, al centro anche di un’interrogazione comunale discussa nel corso dell’Assise civica di ieri (giovedì 10), è stato il capogruppo di Rossano Prima di Tutto in seno al Consiglio comunale e già Sindaco della Città, Giuseppe Antoniotti, durante una conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio (venerdì 11) allo Scalo. All’incontro con gli operatori dell’informazione sono intervenuti anche il consigliere comunale Antonio Barone e gli ex amministratori della Giunta Antoniotti, Rodolfo Alfieri e Natalino Chiarello.

 

I numeri non sono opinabili – ha detto Antoniotti – e alla stato dei fatti c’è che nel 2011, al mio insediamento, mi furono notificati “solo” 18 milioni di euro di debiti, oltre ai circa 4 milioni di euro, subentrati in corso del mandato e puntualmente riconosciuti come debiti fuori bilancio, per precedenti inadempienze del Comune. Li ho ereditati in silenzio e grazie all’adesione al decreto 35, da Sindaco, sono riuscito a ripianare il passivo evitando che il Comune andasse in dissesto. Allo stesso modo avrei potuto tranquillamente spalmare anche il passivo dei canoni idrici, se solo gli uffici ed i precedenti amministratori avessero avuto la buona volontà di certificare lo stato reale delle casse dell’Ente. Invece no. Si è preferito nascondere nei cassetti quest’altra mole debitoria pensando, magari, che potesse finire nel dimenticatoio. Ripeto, insieme alla squadra di governo, avremmo avuto volontà e capacità per colmare anche quest’altro gap. Così come abbiamo fatto per tutti gli altri debiti. E a testimoniarlo c’è il dato ineludibile dell’anticipazione di cassa, ereditata nel 2011 a 6 milioni di euro e lasciata, a novembre 2015, a soli 350mila euro. A dimostrazione che non solo siamo stati capaci di pagare la mole debitoria ereditata ma anche di non lasciare aperto alcun contenzioso creditizio. Altro che disattenzione!

 

Ma a tenere banco nel corso della conferenza stampa c’è stata anche la questione relativa all’avvocatura comunale, ben illustrata da Rodolfo Alfieri. Se oggi l’Amministrazione Mascaro e qualche dirigente – ha precisato l’ex Amministratore – parlano di un ufficio legale è perché l’Esecutivo Antoniotti ha avuto la grande capacità di riordinare questo delicato settore del municipio. Non si contano i contenziosi che abbiamo ereditato e chiuso, così come le esose parcelle che venivano erogate fino al 2011 dal Comune. Abbiamo posto un freno a quella che era una vera e propria emorragia di risorse e qualche attuale amministratore ricorderà sicuramente la denuncia che il Sindaco Antoniotti fece al suo insediamento all’allora Procura di Rossano affinché venissero monitorate le centinaia di richieste di risarcimento danni che giungevano in Comune e alle quali – ha concluso – non si faceva più nemmeno opposizione.

(fonte: comunicato stampa)

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