Dopo giorni di silenzio, arriva la prima reazione politica all’operazione interforze nei cantieri del nuovo ospedale della Sibaritide. A rompere il ghiaccio è Franco Pacenza, dirigente regionale del Partito Democratico, che commenta con toni netti quanto accaduto nei giorni scorsi, quando carabinieri, polizia e guardia di finanza, su richiesta dei sindacati, hanno eseguito controlli per accertare eventuali irregolarità nella gestione della manodopera.
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«Protocollo di legalità da rispettare» – «Sul nostro ospedale – ma vale anche per altri – esiste un protocollo di legalità firmato dalla Prefettura, dai concessionari, originari e successivi, e da tutte le forze dell’ordine», afferma Pacenza. «Questo vincolo è parte integrante della procedura nata con la prima dichiarazione di emergenza. Quindi è giusto che, se emergono dubbi, si proceda con verifiche puntuali. Se i sindacati hanno raccolto segnalazioni, hanno fatto bene a chiedere l’intervento».
«L’incendio? Ancora nessuna risposta» – Il dirigente del PD allarga poi lo sguardo a un episodio rimasto senza chiarimenti: «Parliamo di legalità, ma non abbiamo ancora una versione ufficiale sull’incendio avvenuto mesi fa nello stesso cantiere. È passato troppo tempo e nessuno si è assunto la responsabilità di dire cosa sia successo. Il silenzio istituzionale non aiuta e crea sfiducia. I cittadini hanno diritto di sapere».
«Accelerare non può significare forzare» – Sollecitato sul tema dell’aumento della manodopera, forse legato alla corsa per rispettare il termine del 2026, Pacenza frena: «Un’opera del genere deve essere fatta bene, non in fretta. Non stiamo costruendo un punto luce. È l’intervento pubblico più imponente sull’area ionica degli ultimi cinquant’anni. Correre dietro a una scadenza può creare disordine. Meglio un mese in più, ma nel rispetto delle regole».
«Dov’è finita la fermata ferroviaria?» -Infine, un’ulteriore osservazione tecnica: «Durante un recente sopralluogo sui sottoservizi è emersa la scomparsa dal progetto della fermata ferroviaria prevista inizialmente. Questo passaggio è completamente uscito dal dibattito. È inaccettabile. Un’opera strategica deve essere chiara in ogni suo dettaglio». La prima presa di posizione pubblica è arrivata. Ora si attende di conoscere l’esito dei controlli e le eventuali risposte da parte di concessionari e istituzioni.