Cariati: bilancio bocciato e cantieri irregolari scuotono il comune

CARIATI – Un’ombra di grave incertezza si allunga sul Comune di Cariati, dove una gestione che rasenta la disinvoltura nell’applicazione di normative e procedure sta mettendo a rischio tanto la stabilità finanziaria quanto la regolarità dei lavori pubblici. La sensazione diffusa è quella di un’amministrazione che procede per strappi, con decisioni prese “a seconda dell’umore del momento”, come evidenziato da fonti interne e osservatori.

Il prossimo martedì è fissato il Consiglio Comunale per l’approvazione del Rendiconto di Bilancio, ma un’informazione cruciale è stata volutamente omessa dal comunicato del Sindaco: il Revisore dei Conti ha espresso, per l’ennesima volta, parere negativo. Una bocciatura che la minoranza non esita a denunciare, rendendo pubblica la lapidaria frase conclusiva della nota del Revisore:

“…considerato il permanere di diverse carenze e omissioni riscontrate e analiticamente riportate nei precedenti paragrafi, si esprime giudizio negativo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2024 e si invita l’Organo consiliare ad adottare le misure correttive richieste e i provvedimenti di competenza. Inoltre, si ritiene necessario che l’Ente limiti le spese a quelle obbligatorie per legge o necessarie all’espletamento delle funzioni essenziali.”

Cantieri Bloccati e Violazioni Rilevate

Ma la bocciatura del bilancio non è l’unica grana per l’amministrazione cariatese. Altre due pesanti contestazioni riguardano i lavori, attualmente bloccati, su due simboli del patrimonio cittadino:

  1. “Eliminazione delle barriere architettoniche presso il Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni” a Palazzo Chiriaci.
  2. “Realizzazione di un punto informativo e di promozione turistica” presso Palazzo Venneri.

La prima bocciatura è arrivata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Cosenza. L’ente ha rilevato che entrambi gli immobili sono soggetti a tutela ai sensi del D.Lgs 42/2004 e, di conseguenza, ogni intervento necessita di autorizzazione preventiva, che in questo caso risulta clamorosamente assente. I lavori sono stati immediatamente sospesi, in attesa di verificare eventuali danni arrecati al patrimonio culturale.

In questo contesto, riemergono inquietanti sospetti già visti in passato, come per l’intervento sul marciapiede del porto: si vocifera di finalità private dietro lavori pubblici, con l’obiettivo di favorire un’attività ricettiva di un noto imprenditore. Anche in quell’occasione, le autorizzazioni erano mancanti.

La seconda bocciatura arriva sempre dal Revisore dei Conti, questa volta in merito alle determine relative agli stessi lavori. Le contestazioni sono chiare: mancanza del parere contabile da parte dell’area finanziaria e assenza della necessaria variazione di bilancio. Su segnalazione dell’opposizione, la situazione è stata sottoposta a nuova verifica e il Revisore – figura terza, nominata dal Prefetto – ne ha decretato l’illegittimità.

Conseguenze Pesanti e Richiesta di Responsabilità

Le conseguenze di questi “gravi errori” sono già evidenti e pesanti: imprese costrette a interrompere i lavori, incertezza sui pagamenti e l’esposizione del Comune a possibili sanzioni. Ci si chiede: “Chi protegge queste imprese? Chi si prende la responsabilità?”.

Le fonti critiche sottolineano che non si tratta di semplice impreparazione. L’assessore Cicciù, che detiene le deleghe sia al Bilancio che ai Lavori Pubblici, continua ad inanellare “errori con leggerezza pericolosa”. La prassi di scaricare le colpe su uffici, tecnici e funzionari “non è più accettabile”.

Il disavanzo comunale, che supera i 10 milioni di euro, potrebbe essere solo “la punta dell’iceberg”. Il Sindaco e l’Assessore al Bilancio sono ora chiamati a riflettere seriamente sull’opportunità di continuare a sostenere una linea politica e amministrativa che sta causando danni politici, gestionali e finanziari all’intera maggioranza. “Errare è umano,” concludono le fonti, “ma perseverare…”.

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