Carlo Lucisano, la voce del dialetto rossanese che risveglia la tradizione musicale

CORIGLIANO-ROSSANO. Carlo Lucisano, compositore, cantautore e polistrumentista di Rossano, è un punto di riferimento nel panorama musicale locale e oltre. La sua attività principale è il pianobar, in cui alterna brani propri a quelli dei grandi cantautori italiani come Franco Califano, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Fabrizio De André. Padroneggia vari strumenti musicali, tra cui tastiera, basso e chitarra, con una particolare predilezione per il blues e l’armonica a bocca.

Negli ultimi anni, Lucisano si è dedicato alla composizione di brani in dialetto rossanese, un’iniziativa nata in collaborazione con il teatro e volta a preservare e diffondere la cultura dialettale tra i giovani. «La musica ha un potere unico nel catturare l’attenzione del pubblico, più di quanto possa fare il teatro da solo», dichiara. Ed è proprio attraverso la musica che vuole veicolare la storia e la bellezza del dialetto, spesso sconosciuto alle nuove generazioni.

“U Ricch eru Pezzente”, il suo ultimo disco, è il manifesto di tale intento. Uscito alla fine del 2023 e pubblicato in formato fisico e su tutte le piattaforme digitali, contiene 12 tracce che toccano temi sociali importanti come l’immigrazione di ieri e di oggi. Intrecciando il folk con influenze latino-americane, racconta spaccati di vita vissuta.

Tra le canzoni più significative troviamo appunto “U Ricc eru Pezzente”, un dialogo ironico e profondo tra un ricco e un povero, che ricorda l’approccio de “A Livella” di Totò. Di notevole spessore umano è “U Ciot eru Pais”, in cui rievoca un personaggio bistrattato, tipico di ogni paese, un uomo semplice che parla con gli uccelli e le stelle, riscattato come l’unico capace di cogliere il senso della natura e della vita. Non mancano poi pezzi ironici come “Roman ti spus”, che racconta una storia d’amore paradossale in stile “Bocca di Rosa” di De André, o brani identitari come “Comu Jiusca”, un elogio al peperoncino piccante, emblema della Calabria. Infine, un dolce canto che culla è “Ninna Nanna Calabrese”, che Lucisano dedica alla nipotina, richiamando le atmosfere di “Buonanotte Fiorellino” di De Gregori.

Il pubblico ha risposto con entusiasmo a questo lavoro, con migliaia di visualizzazioni sui social e numerose richieste per i suoi CD. Attraverso YouTube (ascolta qui le sue canzoni: https://www.youtube.com/channel/UCNzaaOV9R3qL9MaMV82bVeA ), ha raggiunto anche i calabresi all’estero, creando una comunità affiatata.

Lucisano, grazie all’Associazione Nuova Roscianum, combina diverse arti, mettendo in scena le trame delle sue canzoni. Il risultato è uno spettacolo unico, che ha già fatto tappa in vari teatri e villaggi turistici della zona, riscuotendo grande successo.

Oltre alla sua carriera solista, Lucisano è il bassista dei 100% Pooh Tribute Band (leggi qui l’articolo su di loro: https://informazionecomunicazione.it/100-pooh-tribute-band-il-gruppo-musicale-di-corigliano-rossano-patria-dei-cuori-malinconici-2/ ) e ha scritto canzoni per sua figlia Ylenia, con cui si è esibito in importanti eventi e manifestazioni, condividendo il palco con artisti del calibro di Francesco De Gregori e Roby Facchinetti. «Credo ci sia terreno fertile per la tradizione musicale calabrese, quella di Otello Profazio per intenderci; ci sono grandi artisti contemporanei che stanno restituendo dignità al nostro dialetto. Conoscerlo significa conoscere il nostro territorio, per questo porterò avanti il progetto della musica in dialetto, affinché non si perda niente di quello che abbiamo vissuto e di quello che siamo stati», conclude.

Virginia Diaco

 

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