Corigliano Rossano – Nella tarda serata del 3 ottobre nella bellissima e antichissima chiesa di San Bernardino da Siena ubicata nel centro storico di Rossano, è stato letto e meditato con canti e preghiere il Transito di San Francesco d’Assisi. Il Giullare di Dio nella notte del 1226 mori presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli nella piccola cappella della Porziuncola. Come di consueto, ogni 3 ottobre viene ricordato questo momento; anche quest’anno i giovani e gli scout e tutti i gruppi del centro storico insieme ai sacerdoti si sono radunati all’interno della chiesa per vivere questo momento di preghiera. La chiesa di San Bernardino è stata costruita nel 1462 per volere dell’Arcivescovo Matteo Saraceno che resse l’Arcidiocesi dal 1460 al 1481, negli anni finali del Medioevo e di vigilia dell’epoca età moderna. Questo luogo di culto fu il primo edificio sacro del rito latino perché nella città di Rossano fino al 1460 vigeva l’antica liturgia greca. Si pensa che Mons. Matteo Saraceno fosse discepolo e seguace di San Bernardino. Numerose opere di preziosissimo valore sono conservate al suo interno, tra cui ricordiamo il crocifisso ligneo attribuito al frate Umile da Pietralia. Sono presenti sculture lignee di pregevole valore e accanto alla navata principale èccollocato il sarcofago marmoreo di Oliviero di Summa datato 1536. Annesso alla chiesa c’era l’antico convento dei frati Riformati che lo mantennero fino alla soppressione francese, poi riaperta al culto in epoca borbonica. Nell’austero chiostro, durante la spedizione dei Mill, nel 1861, la popolazione rossanese davanti ai fucili spianati dei piemontesi furono costretti a votare il referendum per l’annessione al regno sabaudo. Soppresso il monastero fu poi sede della Sotto Intendenza, poi Sottoprefettura, per anni di scuole pubbliche e infine sede del Palazzo di Città. Nelle sale poste al piano superiore il Principe Umberto II di Savoia con la consorte principessa Maria Josè del Belgio durante un viaggio effettuato nella città di Rossano si affacciarono dai balconi ora murati. La chiesa di San Bernardino e il suo annesso convento è luogo molto caro ai rossanesi che oggi continuano a viverlo assiduamente.
Antonio La Banca