La Calabria, terra di conquistatori, porta con sé il fascino di una storia articolata e non di facile lettura.
Una chiave interessante è quella offerta dal cortometraggio di prossima presentazione che racconta la sua storia attraverso l’allegoria: Kalavrìa, realizzato da giovani intellettuali calabresi che hanno voluto dare la loro personale visione di una terra così tanto amata e così maledetta. Scritto da Emmanuele Saccà, il corto ha la regia di Marco Morganti e le riprese di Saverio Mauro. Il corto (che porta il nome della Regione in grecanico) ha come protagonista una seducente ragazza mora (interpretata da Maria Lania) che, agonizzante sul letto coperta da un drappo bianco, appare in un’ambientazione desolata ma che conserva tracce di antichi fasti. La Donna viene assistita da un medico e un’infermiera, un uomo elegante e una famiglia di contadini. La sua fine è ormai prossima, unica salvezza viene rappresentata da un olio medicamentoso, di quelli che si usavano nel mondo antico, consegnatole da Erodoto, lo storico greco trasferitosi a Thurii, colonia panellenica della Magna Grecia fondata intorno alla metà del V secolo a.C. nella piana situata tra le pendici del Pollino e il Mare Ionio, poco lontano dalle rovine dell’antica Sibari.
La presentazione ufficiale del corto avverrà a Crotone il 21 dicembre 2021 alle ore 17.30 presso il Museo di Pitagora. La serata sarà aperta dalla compagnia di danza “Le Krotoniadi” della Scuola Olimpia di Crotone che eseguiranno coreografie e balli dell’antica Grecia.