Corigliano Rossano – Nel salone del Circolo Culturale Rossanese, alla presenza dell’Eparca di Lungro, Mons. Donato Oliverio, e di Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo dell’Arcidiocesi Rossano-Cariati, nel pomeriggio di martedì 30 aprile, è stato presentato un volume dal titolo Eparchia di Lungro (Editoriale Progetto 2000, 2019), un sussidio utile per scoprire e rintracciare la storia di una piccola Diocesi Cattolica Bizantina della Calabria per i fedeli italo-albanesi. L’opera è stata curata da Papàs Pietro Lanza, Protosincello dell’Eparchia di Lungro, e Demetrio Guzzardi, anche editore del volume. Il 13 febbraio 1919, con la bolla Catholici Fidelis, il papa Benedetto XV istituì l’Eparchia di Lungro per gli albanesi dell’Italia continentale. Dal 1919 a oggi, sono trascorsi cento anni dalla sua elevazione a eparchia, alcuni territori della Piana di Sibari di origine arbëreshë, inizialmente incardinati nell’Arcidiocesi di Rossano, con la nascita delle nuova diocesi confluirono in essa. «Le due comunità hanno un grande e originale patrimonio comune», così ha commentato lo storico Francesco Filareto, «che si fonda sulla civiltà, sulla cultura e sulla religiosità mediterranee e greco-bizantine. Una straordinaria risorsa umana e spirituale, che costituisce il principale marcatore identitario, un identificativo culturale, etico, religioso, che ha pochi altri riscontri (a Grottaferrata, a Piana degli Albanesi, a Ravenna), da valorizzare per dare una più solida coesione sociale alla nostra gente, segnatamente ai giovani in fuga, e per dare risposte alle domande di senso e di destino». Oltre al professor Filareto, al curatore del volume e all’editore, ha preso la parola Pino Cacozza, presidente associazione arbëreshë a Rossano, e ha coordinato i lavori don Pino De Simone, Vicario episcopale cultura ed ecumenismo. Il tutto è stato intervallato dalle esibizioni musicali del Koron Acoustic Band.