«Vi ringrazio per la fiducia per avermi eletto nuovamente. Sarò il vostro presidente per i prossimi cinque anni, 2023-2028. Il mio impegno sarà costante come quello dimostrato finora. E continuerò a dare il massimo in questa esperienza che mi ha dato nuove prospettive e nuove possibilità. Ma è importante per me avere il sostegno e l’aiuto degli associati, senza il loro lavoro e la loro presenza, non potrei svolgere dignitosamente questo ruolo. Grazie per la riconferma della fiducia, non la deluderò» sono state le parole di Fonsi dopo l’elezione.
Se in ufficio si risolvono le pratiche e si fa sindacato, sul territorio sono i soci che si fanno ambasciatori dell’associazione di categoria, rilevano i problemi e le situazioni di difficoltà. Il dialogo e il fare rete sono i punti di forza dell’associazionismo, che permettendo una maggiore cooperazione consentono maggiori risultati. Lo scopo di Coldiretti è quello di prendersi cura degli agricoltori italiani e la funzione dei presidi di zona è proprio quella di non abbandonare neanche i più piccoli.
Presenti all’assemblea, gestiti dalla coordinatrice di zona Marcella Vulcano, i consiglieri di Coldiretti Rossano, alcuni dei quali entrati recentemente nell’entourage Coldiretti, accompagnati dai componenti storici, che con la loro esperienza hanno fatto la storia del presidio di zona e dell’agricoltura del posto.
Un plauso è stato fatto alle socie di genere femminile che mai come adesso hanno arricchito con la loro presenza la discussione in termini di confronto agricolo e gestionale, tra di esse, Maria Madeo, di recente eletta vicesegretario Donne Impresa Cosenza.
All’assemblea dei soci della zona di Rossano, è seguita quella dei soci di Cariati, che ha eletto il suo presidente di zona Cataldo Forciniti, anch’egli eletto per il quinquennio 2023-2028.
«Grazie a Coldiretti, che è una bella realtà, nella quale sono entrata da poco meno di due anni, ma sin da subito ho capito che avrei potuto contare su una associazione di categoria così determinata e fattiva. Poterò avanti le istanze degli agricoltori del mio territorio. So che meritiamo tanto, questo comprensorio non è secondo a nessuno. Mi impegnerò affinché si ottengano sempre più riconoscimenti e risultati per una crescita collettiva. Sono un caterpillar, non mi fermerò fino a quando non avrò raggiunto i miei scopi» ha concluso Forciniti.
Ha preso parte ai lavori Mario Ambrogio, vicedirettore Coldiretti Cosenza, che ha ribadito l’importanza del ruolo del “presidente di zona”: «La vocazione agricola di un territorio è strettamente legata a quella turistica: con la crescita dell’una, cresce anche l’altra. Ecco che diventa fondamentale formare una classe dirigente che sia in grado di gestire tale processo e di favorire lo sviluppo nel tempo. Le figure da individuare devono essere in grado di fare squadra per meglio affrontare le difficoltà insieme e gestirle nella cooperazione. È delle ultime ore il rilevamento di un contagio di peste suina a Reggio Calabria, un’emergenza che è stata presa sottogamba finora e che invece potrà assumere prospettive inquietanti e pericolose. Ecco che ciò che riusciremo a fare come categoria sarà importante per cercare di debellare il pericolo presto e in maniera indolore» ha affermato il vicedirettore Ambrogio.
«La resilienza descrive bene l’attività di molti agricoltori, che dopo alluvioni, siccità, emergenze cinghiali, lupi e peste suina, se rimane in vita è solo grazie alla sua caparbietà e tenacia. Ma insieme riusciremo a superarle tutte, nell’unione c’è il segreto per aver fiducia nel futuro e per ottenere la vittoria di molte battaglie che oggi sembrano insormontabili» ha concluso Ambrogio.