Davide Morrone, il giovane coriglianese che nel 2013 si era reso colpevole dell’efferato omicidio della fidanzatina, Fabiana Luzzi, è stato condannato a scontare una pena pari a 18 anni di reclusione. A stabilirlo è la Corte di Cassazione che ha confermato il riconoscimento della seminfermità e della continuità del reato e il venir meno dell’elemento della premeditazione dell’azione delittuosa.
All’epoca minorenne, Davide aveva inferto alla giovane vittima 25 coltellate, lasciandola agonizzante nelle campagne coriglianesi di Chiubbica, per poi tornare in un secondo momento sul luogo incriminato e dar fuoco a Fabiana quando era ancora viva. In Appello i giudici avevano ridotto la pena a 18 anni di reclusione, mentre in primo grado la sentenza era più alta: 19 anni e 8 mesi per omicidio volontario aggravato, 2 anni per calunnia, 6 mesi per detenzione di armi.