Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Corigliano Rossano. Consiglieri di maggioranza commissione cultura: Ultimo Dpcm uccide il settore

Corigliano Rossano – La chiusura di cinema e teatri contenuta nell’ultimo Dpcm uccide un settore che crea valore e lavoro. Noi non siamo il Paese dell’industria, ma quello della produzione dei saperi, soprattutto al Sud.

Fatto salvo il principio di tutela della salute pubblica quale responsabilità primaria dello Stato in situazioni pandemiche, ci uniamo al coro di coloro che, da una semplice analisi dei dati, sottolineano come teatri e cinema non siano luoghi di diffusione massiva del virus. E’ davvero difficile capire la ratio di tale provvedimento, anche alla luce della dichiarazione del ministro Franceschini, il quale sostiene di aver voluto così limitare l’affollamento dei mezzi di trasporto nelle ore serali.

Una spiegazione che troviamo insufficiente e superficiale. Il mondo dello spettacolo e della cultura è un mondo molto variegato e fragile dal punto di vista delle tutele e delle garanzie lavorative, un comparto che già aveva sofferto immensamente nei mesi del lockdown.

I teatri, i cinema, le sale da concerto si erano adeguati alle misure di sicurezza previste per legge e con grande tenacia e fiducia si erano rimessi in moto in questi difficili mesi. Come amministratori, soggetti ad esigenze di pianificazione, avevamo messo in campo una programmazione variegata e attenta a tutte le esigenze della cittadinanza, consci che proprio in momenti così drammatici e difficili anche dal punto di vista psicologico, la condivisione attraverso la cultura rende le comunità meno fragili e meno vulnerabili.

Cogliamo e condividiamo quindi le parole dell’attore Francesco Colella che è stato nostro ospite nella programmazione estiva del Comune di Corigliano Rossano. Ieri sera, in chiusura della rappresentazione di “Un uomo senza meta” Al teatro Stabile di Roma, ha lanciato un accorato appello, invitando il pubblico in sala (in sicurezza) a riflettere su quanto in questi tempi l’arte possa aiutare a trasformare le nostre paure, condividendo delle storie, elaborando lutti, tenendo aperta la porta della speranza e del sogno di rinascita e cambiamento, poiché è scopo dell’arte rendere più sopportabile il dolore.

Le istituzioni non possono dimenticare i lavoratori dello spettacolo, le tante maestranze di questo variegato mondo. E’ necessario trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.

La sospensione dei teatri e del mondo dello spettacolo e della cultura è una misura molto drastica, che rischia l’azzeramento delle programmazioni, necessarie a pensare in grande, a progettare, a fare cultura, e affossa numerosissime maestranze e professionalità che vivono di questo mondo.

E non dimentichiamo ristoranti, palestre, piscine e altre attività che costituiscono la nervatura del tessuto economico della nostra comunità, le quali avevano sostenuto i costi dell’adeguamento alla messa in sicurezza dei propri utenti e dei propri lavoratori e che oggi si vedono costrette all’eutanasia dall’ultimo Dpcm. Comparti in ginocchio che a stento si erano rialzati dopo la prima ondata del Covid19 e che come amministratori e cittadini dobbiamo cercare di sostenere in tutte le forme possibili (Comunicato stampa).

I consiglieri di maggioranza della COMMISSIONE CULTURA

Alessia Alboresi

Rocco Gammetta

Biagio Frasca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: