Corigliano Rossano. Fusione, Osservatorio: «Gli speculatori dell’urna soffiano sul vento del campanile»

Duro ammonimento dell’Osservatorio a quella fascia di partitocrazia disfattista che tenta di minare la Fusione per una manciata di voti

 

Componenti dell’Osservatorio

L’Osservatorio, quale organismo neutro e distante dalla partitocrazia, attento e strenue sostenitore del processo di Fusione delle due ex città di Corigliano e di Rossano segue, con prudenza e rispetto nei confronti del corpo elettorale, l’andamento della campagna elettorale in atto. L’organismo di monitoraggio della Fusione, pur consapevole della esistenza di previste criticità al percorso intrapreso, al fine di non influenzare gli elettori aveva deciso di mantenere un atteggiamento equidistante almeno fino alla celebrazione dell’appuntamento elettivo. Tuttavia, le ultime vicissitudini politiche che sono sfociate addirittura a minacciare una crisi di governo ci impongono una rigida e ferma presa di posizione nei confronti di chi tenta di utilizzare il momento difficile che attraversa la città con toni catastrofisti e unilaterali, di basso profilo sia nei contenuti sia nell’esposizione.

L’Osservatorio esprime la più totale disapprovazione nei confronti di chi prova a sfruttare il sentimento di malcontento verso la Fusione o, peggio ancora, di cavalcare il campanilismo, allo scopo di intercettare del consenso. A costoro si chiede di andare oltre e di guardare al futuro con una prospettiva più ampia, che collochi la città unica in un contesto regionale, nazionale e europeo differente dalla posizione marginale a cui le due ex città erano state relegate. Era ed è questo l’obiettivo della Fusione, non certo le scaramucce di quartiere provenienti da ben definiti settori. L’Osservatorio non fornisce indicazioni di voto, proprio in ossequio ai principi cardine a cui si ispira. Tuttavia, bisogna stare attenti. Ancora oggi c’è chi rema contro. E tra questi i poteri centralisti, la cui rete tentacolare si estende in terra jonica approfittando della disponibilità dei soliti luogotenenti del posto, pronti a svendersi per un piatto di lenticchie. L’Osservatorio su questo manterrà un atteggiamento perentorio, inequivocabile: non consentirà politiche che inducono a distruggere la progettualità posta in essere.

L’Osservatorio invita a guardare al futuro con ottimismo e fiducia, nella consapevolezza che il processo di Fusione sia complesso e articolato.  Chi chiede risultati immediati è in malafede, descrive una realtà alterata e lontana da una giusta e attenta disamina. Ancora oggi, in centri come Lamezia dopo 50anni di Fusione amministrativa si registrano resistenze. A Corigliano Rossano pretende la luna quella stessa classe politica che ha dimostrato limiti amministrativi nel governare una delle due singole città e, paradossalmente, si eleva a dare lezioni su come amministrare due città in una. La verità è che chi agita il campanile è quel soggetto che nella città unica non troverà mai uno spazio in cui sguazzare come avveniva in passato. I filtri sono più severi e per incassare una candidatura a sindaco è necessario ampliare il raggio d’azione confrontandosi con la classe dirigente di una intera città e non più in quattro stanze come avveniva un tempo. C’è bisogno di moralizzare la vita pubblica mediante un’azione di rinnovamento di condotte e comportamenti. Conosciamo uomini e donne, sappiamo la vita giudiziaria di ogni singola posizione, parla la storia, anche recente. Mettiamo al centro l’interesse del territorio e mandiamo in archivio la cultura del carrierismo politico a tutti i costi, ne va di mezzo il futuro delle nuove generazioni sempre più lontane e distanti dalle argomentazioni oggi oggetto di discussione.

UFFICIO STAMPA

OSSERVATORIO PERMANENTE SUGLI EFFETTI E LA GESTIONE DELLA FUSIONE CORIGLIANO ROSSANO

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