CORIGLIANO ROSSANO – Nei giorni scorsi, la Guardia costiera di Corigliano Calabro ha concluso un’importante operazione di controllo ambientale, individuando gravi illeciti presso tre attività commerciali e industriali nel territorio di giurisdizione. I militari, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno eseguito sequestri preventivi d’urgenza e deferito i responsabili alla giustizia.
Nel Comune di Corigliano-Rossano, un autolavaggio è stato posto sotto sequestro dopo che le verifiche hanno rivelato che il sistema di raccolta delle acque reflue era illecitamente collegato alla rete fognaria comunale. L’accertamento è stato reso possibile grazie all’utilizzo di liquido tracciante durante le ispezioni.
Frantoi con sversamenti illegali
Presso due frantoi oleari, situati rispettivamente nei comuni di Cerchiara di Calabria e Corigliano-Rossano, i militari hanno scoperto lo smaltimento illecito di reflui di lavorazione delle olive. Tali rifiuti, privi di trattamento depurativo, venivano sversati direttamente sul suolo, violando le normative ambientali. Anche in questo caso, le strutture sono state sequestrate, e i titolari deferiti all’Autorità giudiziaria.
Riepilogo di un anno intenso
Nel 2024, la Guardia costiera di Corigliano Calabro ha intensificato i controlli su attività commerciali, reti fognarie e impianti di depurazione lungo i 150 chilometri di costa jonica di competenza. Tra gennaio e maggio, sono stati sequestrati frantoi, stazioni di servizio e strutture comunali coinvolte nello smaltimento illecito di rifiuti e reflui industriali. Gli interventi hanno incluso anche il recupero di oltre 200 metri cubi di fanghi derivanti dai cicli di depurazione urbana, evitando che finissero nei corsi d’acqua e in mare, con gravi danni per l’ambiente e la balneazione estiva.