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Corigliano Rossano, “I Mandatoriccio e i Toscano nella Storia del Rossanese”

CORIGLIANO ROSSANO. Venerdì 5 maggio alle ore 18, presso il Salone della Biblioteca Diocesana di Corigliano Rossano si discuterà a proposito di due tra le più importanti famiglie rossanesi, nell’evento culturale dal titolo: “I Mandatoriccio e i Toscano nella Storia del Rossanese”. Saluti e introduzioni sono a cura di Don Giuseppe De Simone, Direttore della Biblioteca Diocesana. Relazionerà Pierpaolo Cetera, storico e studioso. Gli interventi saranno moderati da Tina Achiropita Morello, Presidente dell’Associazione “Idee in Movimento”.

La strada da percorrere per ritrovare le radici del passato feudale di Rossano e comprenderle è battuta dalle tre recenti pubblicazioni dello storico Franco Emilio Carlino, originario di Mandatoriccio e residente a Rossano. L’autore non è nuovo alla ricerca storica e genealogica; presenterà egli stesso i tre volumi prodotti dalla storica casa Editrice di Cosenza, Luigi Pellegrini: “I Toscano, Patrizi Rossanesi – Storia Genealogia e Feudalità”; “Mandatoriccio. Il feudo dell’Arso e la Torre stellata”; “Crosia. Storia e vicende di un grande Ducato”.

Il lasso di tempo analizzato da Carlino è lungo e va dalla dominazione aragonese fino all’Unità d’Italia; l’interesse prioritario resta l’operato delle famiglie rossanesi Mandatoriccio e Toscano che rappresentano il filo conduttore delle tre pubblicazioni.

«Cosa si aspetta da questo evento culturale?» Gli chiediamo. «Mi aspetto – risponde l’autore – possa essere l’occasione per rievocare alcune figure delle quali si parla poco ma che, invece, hanno dato tanto alla storia del rossanese inteso come territorio sia dal punto di vista storico che culturale. Urge farne emergere vitalità e importanza avutasi nel periodo preso in esame e lo si può fare solo attraverso il racconto dei protagonisti del tempo quali i Mandatoriccio e i Toscano».

Quella di Carlino è da sempre una conoscenza non fine a se stessa, utilizzata per onorare la comunità e altresì come mezzo di sua progressione: al rigore metodologico e alla documentazione imprescindibile per una ricostruzione fedele della civiltà ionico-silana si accompagna, infatti, l’intento di scuotere le dormienti coscienze che non hanno più il fervore degli antenati, di cui hanno dimenticato o non conoscono le gesta.

«Può sembrare scontato – prosegue Carlino  –  ma non lo è; ricercare le proprie origini significa consolidare la memoria del passato per progettare un futuro migliore. Dal mio studio, pertanto, emerge con molta chiarezza e non va tuttavia trascurato, un aspetto particolare, cioè, il mio impegno finalizzato alla ricerca delle mie origini essendo io di Mandatoriccio, Comune che porta non a caso il cognome di uno dei due casati».

«Questa – aggiunge – è una costante presente in tutte le mie pubblicazioni dedicate a Mandatoriccio e a Rossano, patria dei Mandatoriccio. La mia ricerca delinea chi attraverso le vicende storiche, il prestigio e l’autorevolezza, riuscì a caratterizzare il profilo storico, economico, sociale, culturale e politico non solo di Rossano, ma dell’intero territorio del Rossanese, influendo nel farci diventare una comunità».

E’ quindi una forma di una (r)esistenza quella di Carlino, che fa gridare alle torri, agli elementi architettonici ancora presenti e alle sue pagine: «Noi ci siamo», sperando che i vivi, rispondano al passato e al futuro.

Virginia Diaco

 

 

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