Corigliano-Rossano, 21 agosto 2021 – «Inaccettabile ed Inqualificabile». Con queste parole il Presidente del Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano, avvocato Marinella Grillo, ha stigmatizzato quanto accaduto nel tardo pomeriggio del 20 agosto sul lungomare di Schiavonea, quando, durante un controllo di routine, alcuni ambulanti hanno brutalmente aggredito degli agenti della Polizia Locale nelle loro funzioni.
«Oltre ad esprimere la massima solidarietà agli agenti percossi che sono dovuti ricorrere alle cure mediche, e ad augurargli una pronta guarigione, come presidente dell’assise comunale sostengo e sosterrò sempre il rispetto delle regole e dei rappresentanti dell’ordine come pietra angolare del vivere civile». Così ha proseguito l’avvocato Grillo in totale accordo con quanto espresso dal sindaco Stasi.
I controlli di questi giorni rientrano tra le attività introdotte, da diverse settimane, da parte della Polizia Locale in materia di repressione del commercio abusivo ed occupazione abusiva di suolo pubblico e demaniale. Nei giorni scorsi è stata anche emanata una ordinanza sindacale che inibisce l’esercizio del commercio ambulante nelle vie principali delle località Schiavonea e Sant’Angelo. Per completare l’arresto è stato necessario il supporto operativo dei Carabinieri. Ora, sia l’ambulante che la moglie sono ristretti al regime degli arresti domiciliari.
«Siamo tutti consapevoli di vivere una stagione complessa e difficile, ma non sarà la sopraffazione del diritto, delle regole, del rispetto dell’altro e l’uso arbitrario della violenza a portare un miglioramento nella vita di tutti i giorni – ha concluso il presidente Grillo – Il nostro quotidiano deve essere improntato alla ricerca di una concordia civile che è fatta prima di tutto col rispetto delle regole e delle istituzioni e dei rappresentati delle forze dell’ordine. Se si vuole esprimere una critica non è la violenza la via adatta per farlo, anzi in questo si passa automaticamente dalla parte del torto ed ogni minima obiezione perde di efficacia, ragione e sostanza».