Lo scorso 30 ottobre in Senato, si è persa ancora una volta l’opportunità di mostrare ai cittadini italiani e al mondo intero, il volto di un paese unito senza tentennamenti, davanti ad una proposta concreta e semplice che condanni, senza se e senza ma, l’odio, la violenza, l’incitamento al razzismo e ad ogni forma di discriminazione. La senatrice Segre, che porta sulla sua pelle, ancora oggi i segni dell’antisemitismo, ha proposto di istituire una commissione parlamentare straordinaria contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo. All’esito della votazione cosi la sen. Segre si è espressa:“ Mi sono rivolta alla coscienza di ognuno e pensavo che una commissione contro l’odio come principio dovesse essere accettata da tutti, mi sembrava un discorso quasi banale. Sono rimasta fortemente sorpresa perché tutti i distinguo che ho cominciato a sentire esulavano dal mio pensiero. L’odio ce l’ho scritto sul braccio”. È questo lo stato d’animo della Segre dopo che i senatori di FI, FDI e Lega, si sono astenuti in Senato alla stessa proposta di istituire una commissione. La proposta è passata con i voti del centro sinistra. Il PD di Corigliano-Rossano esprime rammarico per l’atteggiamento tenuto dalla forze di centro destra, forte preoccupazione per l’accaduto, sente il dovere di esprimere tutta la solidarietà alla senatrice Liliana Segre e intende mettere in guardia da questa continua istigazione all’odio che la destra ormai da tempo, anche nel nostro territorio, sta seminando, in nome di un sovranismo, populismo becero e nazionalismo, per mero calcolo elettorale, costruendo un Paese sulle divisioni ed avversioni. Preoccupa ancor di più quando fa addirittura breccia anche nel mondo cattolico.
Oggi, in un paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall’aggressività, le donne e gli immigrati sono vittime frequenti di violenze verbali e fisiche, dove inimicizie e fratture si propagano anche all’interno della nostra comunità, Matteo Zuppi, Cardinale e Pastore della Chiesa Bolognese,
Si ritiene urgente affrontare la questione dell’odio, perché è un sentimento che ci disumanizza e ci condanna alla solitudine. Occorre interrogarsi sulle paure che alimentano ostilità e intolleranze. E indagare le conseguenze dell’individualismo sfrenato che induce le persone a idolatrare il benessere personale e le rende impermeabili alle sofferenze altrui, ma anche più fragili e incapaci di relazionarsi agli altri. L’odio ha una capacità distruttiva spaventosa: non lo si può giustificare né tollerare. Bisogna rigettarlo. Auspichiamo una serie riflessione su questo tema, un confronto etico e laico, un richiamo a tutte le forze politiche sane del territorio, alle Istituzioni politiche, civili ed ecclesiastiche, alla sensibilità dei cittadini democratici, senza strumentalizzazioni e propaganda elettorale.
Per questo crediamo che sia necessario e indispensabile mostrare in questo momento quanto la comunità di Corigliano-Rossano sia solidale e sensibile su questi temi, accogliente e capace di integrare chi fugge dalla guerra, dalla violenza e dalla fame, nel rispetto delle regole, della legge e della sicurezza pubblica.
All’indomani del 4 novembre, commemorazione dei caduti in guerra e festa dell’Unità Nazionale, come PD Corigliano-Rossano, condanniamo ogni forma di razzismo e fascismo, e ogni forma di odio e discriminazione che sia di razza, di sesso, di religione.