La pubblica denuncia porta la firma di Pasqualina Straface, già Sindaco dell’ormai ex Comune di Corigliano Calabro nonché candidata alle elezioni regionali tenutesi domenica scorsa (nelle quali, pur non risultando eletta, si è attestata come la più votata della città di Corigliano Rossano).
“Non è possibile accettamere supinamente quest’ennesima mortificazione al nostro territorio, alle tante famiglie di Cantinella e delle altre frazioni sopra menzionate, per i comprensibili ed inevitabili disagi che si andranno immediatamente a verificare con la chiusura dell’ufficio e il trasferimento dei dipendenti presso altre sedi di Poste Italiane. Basti pensare ad esempio – dichiara Pasqualina Straface – alle persone più anziane d’età, costrette a recarsi all’ufficio di Corigliano Scalo per vedersi corrisposta la rispettiva pensione o per il semplice pagamento di una bolletta. Un vero e proprio affronto poiché il predetto ufficio postale di Cantinella vanta una storia lunga un cinquantennio d’attività ed è parte integrante a tutti gli effetti della comunità locale, presidio di servizi e fonte di notevole utilità sociale. Così come è inconcepibile anche la motivazione esposta per dare seguito a tale disposizione, ossia la presunta pericolosità dell’edificio che ospita l’ufficio postale, indicato come di non proprietà comunale, cadendo in tal modo in una evidente contraddizione, poiché è lo stato stesso ente locale a realizzare i lavori afferenti le attigue scuole comunali. Dinnanzi a tale stato di cose – conclude Pasqualina Straface – chiedo pubblicamente il celere intervento del Sindaco della città affinché si attivi presso Poste Italiane per fermare questo oltraggio; se ciò non dovesse accadere, facendomi portavoce delle legittime istanze dei residenti di Cantinella e di tutte le altre frazioni che usufruiscono dell’ufficio postale in oggetto, avvieremo da subito una petizione popolare e daremo vita ad una vera e propria mobilitazione generale. La misura è ormai colma”. (comunicato)