Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Cosenza. L’Italia del Meridione riconosciuto partito nazionale

tribunale
tribunale

Con un cinema San Nicola stracolmo in tutti suoi spazi, si è svolta a Cosenza la costituente de l’Italia del Meridione, formazione politica che sviluppatasi in una prima fase in Calabria si è radicata negli anni nelle altre realtà territoriali delle regioni meridionali. Era visibilmente soddisfatto e compiaciuto Orlandino Greco, ispiratore e fondatore del movimento, nel constatare la grande folla presentatasi a partecipare all’evento. Orlandino Greco non poteva che iniziare il suo intervento ripercorrendo le tappe della nascita del movimento, gli stimoli ricevuti e le difficoltà incontrate in un quadro politico ingessato nelle appartenenze e nelle logiche di potere.

L’intuizione iniziale fu che bisognasse partire dai territori, dalle tradizioni culturali e portare a sintesi, nell’aggregato Mezzogiorno, storia e valori.

La sfida lanciata era “un nuovo soggetto politico che fosse allo stesso tempo autenticamente autonomista, antimeridionalista, meridionale e decisamente italiano in una visione europeista”.

Il nome “Italia del Meridione” dato al nuovo soggetto politico – ha ricordato Orlandino Greco – nasceva dall’ascolto delle voci delle comunità e proprio nei suoni di quelle voci dei territori trovava la propria ragion d’essere senza enfasi separatista e senza nostalgia di un passato glorioso. “Italia del Meridione” ha inteso essere, sin dalle origini, non un luogo geografico ma una prospettiva politica. Oggi IDM è presente in altre realtà regionali, è presente anche in realtà internazionali a significare che, oggi più di ieri, il tema del Sud e del Meridione è attuale.

Nel lungo intervento Orlandino Greco non ha mancato di fare una retrospettiva storica sulla “malaunità d’Italia ovvero l’annessione del Sud al regno sabaudo” unitamente alla spoliazione di tutte le ricchezze del Sud.

Trattandosi della costituente di un movimento politico federale che guarda all’intero territorio nazionale, fedele alla Costituzione che con la riforma del 2001 “se da un lato toglie la parola Mezzogiorno dall’altro inserisce una serie di correttivi per far sì che le zone deboli del Paese potessero avere risposte al pari di tutte le altre zone”.

Ha molto insistito il fondatore di IDM, nei vari passaggi, sull’esigenza che il Paese ha di avere un movimento politico che sia al servizio dei territori, che sia la servizio delle tante voci e che sia realmente al servizio dell’unità nazionale del Paese. La distinzione fra “unità” e “unione” ricorrerà più volte nel corso degli interventi dal podio a significare che si intende unione di culture, di valori e di comunità più che di territori.

Greco ha spaziato su tutti i temi dell’attualità politica, sul governo Lega-5Stelle, sul reddito di cittadinanza al quale si è detto nettamente contrario specificando che il Meridione ha bisogno di lavoro, quello che dà dignità e futuro e non di assistenzialismo comunque mascherato.

Un punto di forza dell’intervento di Orlandino Greco è stata la selezione delle classi dirigenti, storico dramma della rappresentanza politica meridionale oscillante fra notabili e feudatari di partito al di là di ogni criterio di competenza e di cultura di governo. La qualità e l’affidabilità delle classi dirigenti meridionali resta il problema cruciale dei drammi e delle arretratezze del Meridione.

Non è mancata poi l’analisi dello scenario economico nazionale nel differenziale nord-sud proiettato su servizi, welfare, strade, treni, scuole, investimenti, reddito, diritti, salute, qualità della vita.

Ci sono stati poi gli indirizzi di saluto e di adesione alla costituente degli esponenti di Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania e Puglia tutti entusiasti del lavoro svolto e dell’obiettivo raggiunto.

Nella breve replica conclusiva, Orlandino Greco, col realismo lucido del politico che sa quanto ancora resta da fare, ha salutato l’assemblea con le parole di uno scrittore al quale ha voluto rendere omaggio: nel tragitto che ci aspetta, “non vi auguro di viaggiare comodi ma di arrivare lontano”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: