CROSIA – Il Comune di Crosia ha formalmente aderito alla piattaforma regionale per la stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis), un segnale di vicinanza ai lavoratori precari. Tuttavia, la sindaca Maria Teresa Aiello mantiene una posizione di forte cautela, esprimendo serie preoccupazioni riguardo alla sostenibilità finanziaria del processo.
In vista della riunione indetta da ANCI per domani, mercoledì 18 giugno, in risposta alla mobilitazione dei sindaci calabresi, la prima cittadina di Crosia ribadisce le sue riserve: “Questa non è la soluzione concreta alla fine del precariato dei nostri tirocinanti”, afferma la sindaca Aiello. La sua preoccupazione è che molte amministrazioni, inclusa quella di Crosia che versa in condizioni di dissesto finanziario, non siano in grado di sostenere l’impegno economico richiesto da questo processo di stabilizzazione.
La sindaca sottolinea come la manifestazione d’interesse sia stata avviata dalla Regione Calabria “senza alcun reale confronto con i sindaci del territorio”. Questo ha creato, a suo dire, un “netto e pericoloso scollamento tra la situazione reale e le aspettative, giuste e condivisibili, dei lavoratori”. Il timore concreto è quello di avviare un percorso privo di certezze economiche e finanziarie, sia per i Comuni che per i tirocinanti stessi.
Le incognite finanziarie: “La toppa rischia di essere peggiore del buco”
Il nodo cruciale, secondo Maria Teresa Aiello, resta quello delle risorse. “Restano sconosciuti sia l’importo pro capite annuo per ciascun tirocinante, sia il numero di anni di erogazione che la Regione Calabria si impegna a corrispondere”, spiega la sindaca. Si domanda inoltre: “Come si può parlare di stabilizzazione quando le uniche risorse storicizzate messe a disposizione dei Comuni, a carico del Bilancio dello Stato, sono del tutto insufficienti per garantire agli enti la sostenibilità del processo?”. La frase “La toppa rischia di essere peggiore del buco” riassume bene la sua preoccupazione per una soluzione che potrebbe generare più problemi di quanti ne risolva.
La richiesta di un tavolo tecnico condiviso
Nonostante l’adesione di Crosia alla piattaforma, la sindaca Aiello ritiene “necessaria l’apertura di un tavolo tecnico che coinvolga oltre alla Regione anche i sindacati”. L’obiettivo è avviare “un percorso condiviso che sia fatto di passi sostenibili, lontani dai classici giochetti prendi tempo orientati allo scarica barile”. Un appello chiaro a una maggiore concertazione e trasparenza per trovare una soluzione duratura e realistica al problema del precariato dei Tis.
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