CROSIA – La palma caduta sulla promenade del lungomare Centofontane potrà essere rimossa e distrutta solo a seguito di specifica autorizzazione da parte delle autorità sanitarie che sono già state informate dell’accaduto. La pianta, che non è stata abbattuta dalle raffiche di vento ma solo perché allo stadio terminale degli effetti provocati dall’aggressione del punteruolo rosso, potrà essere smaltita solo ed esclusivamente nel rispetto di un rigido protocollo.
Non c’è alcun caso di abbandono o di degrado – dicono i due amministratori – così come malamente evidenziato da qualche cittadino che invece di imbastire subito la critica avrebbe potuto informarsi direttamente dal personale dell’ufficio tecnico, dal momento che l’ha visto operare in loco. Le preoccupazioni, purtroppo, sono per alcune piante che appartengono al Palmeto e che, purtroppo, negli anni sono state aggredite dal Punteruolo rosso. E la caduta del grosso arbusto – spiegano – è stata causata proprio dall’insetto. Ora, per eseguire l’asportazione della palma e quindi lo smaltimento, con la successiva bonifica dei luoghi, dovremo seguire un protocollo, imposto dalla legge. Nel frattempo, continua il monitoraggio delle altre piante da parte degli uffici preposti così da mettere in sicurezza l’intero palmento della promenade di Centofontane.
Le piante colpite dal punteruolo rosso – questo prevede il protocollo – prima di essere asportate devono essere prima cippate e triturate in loco e in seguito incenerite in siti autorizzati. Il sito di distruzione deve essere quanto più possibile vicino al luogo delle operazioni di abbattimento. Durante il trasporto deve essere assicurato che il carico non venga disperso accidentalmente per cui deve avvenire con camion chiusi o telonati. Il materiale di risulta ottenuto dall’incenerimento deve avere dimensioni non superiori ai 2 cm; a seconda delle caratteristiche può essere trattato ulteriormente con un insetticida di contatto, sottoposto a trattamento termico (130 gradi per 3 minuti) o destinato a centri di compostaggio. In alternativa può essere interrato ad almeno 3 m di profondità in discarica autorizzata (Comunicato stampa).