Unire forze, competenze e visioni per far evolvere il modo in cui il patrimonio culturale viene gestito e vissuto. È questo il cuore del “Cultural Heritage Hub”, il nuovo ecosistema presentato ieri nella sede della Direzione Generale Musei a Roma, sotto la guida di Massimo Osanna, Direttore generale del Ministero della Cultura.
L’iniziativa punta a costruire un percorso condiviso tra ricerca, istituzioni pubbliche e settore privato, con l’obiettivo di affrontare temi strategici come la digitalizzazione, la sostenibilità, la fruizione accessibile dei beni culturali e la gestione intelligente dei dati. Un progetto nazionale che nasce da un memorandum d’intesa tra partner d’eccellenza: Fondazione Museo Egizio di Torino, Università Luiss, Scuola IMT di Lucca, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e i Parchi archeologici di Crotone e Sibari.
Cinque sono le aree di lavoro: analisi dei dati sui visitatori, soluzioni innovative per tutela e accessibilità, nuovi modelli gestionali sostenibili, valorizzazione dei depositi museali, misurazione dell’impatto delle politiche culturali.
«Il Cultural Heritage Hub nasce come spazio di incontro tra ricerca, istituzioni e mondo privato per costruire nuove strategie di conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale» spiega Osanna. «Solo attraverso il dialogo e l’innovazione possiamo garantire un futuro ai nostri beni culturali, che devono restare vivi e in relazione con le comunità».
Nei prossimi mesi saranno individuati i progetti prioritari e saranno attivati accordi operativi per coinvolgere nuovi soggetti.
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