È arrivata l’estate ed anche luglio, mese che dovrebbe portare maggiori presenze e traffico caotico sulle già impercorribili strade dei nostri territori dal Tirreno allo Jonio, sulle Statali 18 e 106 diventa sempre più difficile raggiungere il primo pronto soccorso utile in caso di necessità.
A fronte di questa realtà, dopo annunci, dichiarazioni, convegni, ricorsi, nonché convenevoli e romanzate proposte siamo al nulla o quasi.
Il territorio e quindi l’intera collettività è ancora priva di una efficace ed efficiente rete d’emergenza urgenza, esponendo tutti a rischi elevatissimi.
Vorremmo capire cosa è cambiato di anno in anno dopo i fiumi di parole e passerelle consumate sulla disperazione di tanta gente bisognosa di assistenza e cure.
Nell’assistenza sanitaria d’urgenza sul tirreno come sullo Jonio ed in particolare nei territori collinari e montani cosa c’è di nuovo?
In positivo niente, stiamo peggiorando, dopo la mancata esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato che avevano disposto la riapertura di alcuni presidi sanitari, rimaste lettere morte, aumentano scetticismo e rassegnazione da parte della generalità dei cittadini e questo è quanto vogliono coloro che lucrano sulla sanità a danno dei malati.
Inoltre il Tar Calabria non ha aderito alle ultime richieste contro il famigerato decreto del commissario Scura e la politica, quella che dovrebbe contare, locale, regionale e nazionale è ferma, ingessata, bloccata ma anche cieca e sorda, non più alle richieste, ma ai silenzi di una utenza delusa e forse anche stremata dai continui raggiri.
E per favore chi ha potere per disporre anche in ambito governativo, la smetta con i soliti e ridicoli annunci, tutto ciò alimenta l’antipolitica e induce contro un sistema che da tempo ha rinunciato a guardare alle esigenze dei territori e delle persone.
Dovrebbe essere già stato fatto e sollecitiamo ancora che vengano disposte nell’immediato nuove postazioni di Pronto Soccorso Mobile di ambulanze medicalizzate 118, specie nelle zone dove maggiore è l’afflusso turistico.
Chiediamo inoltre ai cittadini ed utenti di segnalare ogni necessità e disservizio perché è intenzione dell’Italia del Meridione proporre azione risarcitoria, class action, nei confronti dei commissari Scura e Urbani e del Ministero della Sanità.
Basta con chiacchiere e annunci, ci vogliono fatti.