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Detenuto accusato di falsa testimonianza, assolto perché il fatto non sussiste

Il 52enne pluripregiudicato C.M., difeso dagli avvocati Francesco Nicoletti e Gianluigi Zicarelli, è stato assolto dall’accusa di falsa testimonianza con la formula “perché il fatto non sussiste”. All’uomo si contestava di aver riferito, in qualità di testimone nel corso di un processo penale dinanzi all’Autorità Giudiziaria, circostanze incompatibili con quelle acquisite in fase di indagini preliminari.

La vicenda aveva avuto origine nel periodo in cui il 52enne era detenuto, quando la convivente aveva notato un uomo, nascosto nei pressi della propria abitazione, allontanarsi in maniera sospetta e quando era giunta una missiva contenente minacce e ingiurie all’indirizzo di C.M., pretendendo la restituzione di una somma di denaro prestata in precedenza. A seguito della denuncia sporta dalla donna, identificato il mittente – che in altre occasioni aveva inviato messaggi dello stesso tenore – il 52enne veniva sentito a sommarie informazioni all’interno dell’Ufficio Comando della Casa di Reclusione di Rossano, alla presenza di Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria. L’uomo confermava l’identificazione del mittente, dichiarando di aver ricevuto più lettere contenenti minacce di morte nelle quali, di volta in volta, veniva aumentato il debito.

Da qui il procedimento a carico di chi era stato identificato quale autore delle lettere, nel corso del quale il 52enne avrebbe dichiarato falsamente di non aver ricevuto dall’imputato alcuna minaccia di morte. Trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica, ebbe quindi inizio il processo per falsa testimonianza nei confronti di C.M. nell’ambito del quale, al termine dell’istruttoria dibattimentale il Pubblico Ministero chiedeva la condanna alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione. Il Tribunale di Castrovillari, all’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste avanzate dagli avvocati Francesco Nicoletti e Gianluigi Zicarelli, ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti dell’imputato con la formula più ampia: perché il fatto non sussiste (Comunicato stampa).

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