“I giornalisti e coloro che si curano di informare i cittadini – dice Aiello – sono spesso oggetto di campagne di diffamazione, nonché additati all’opinione pubblica come i responsabili degli episodi denunciati, quando, invece, molte volte si sono limitati semplicemente a far conoscere al pubblico fatti e delitti. Purtroppo, gli organi di stampa, durante lo svolgimento della loro attività professionale, sono vittime di reati anche molto gravi. La storia della Repubblica è purtroppo costellata da episodi gravissimi che rendono questa professione particolarmente pericolosa. Mi è sembrato necessario, dunque, da lettore attento delle dinamiche socio-politiche che interessano il Paese e la Calabria promuovere un’iniziativa a tutela proprio di chi ha il delicato ruolo di vigilare sulla democrazia tutelandone il diritto di opinione e di pensiero sancito – conclude – dall’Articolo 21 della Costituzione.Si tratta di una proposta di Legge che si compone di un solo Articolo, volto ad integrare il Libro Secondo – Titolo XIII -Capo Terzo del Codice Penale con l’articolo 649-bis, che introduce una circostanza aggravante per chi compie i reati di cui agli articoli 575, 581, 582, 605, 610, 612, 612-bis e 635 dello stesso Cpp, per impedire ad altri di manifestare liberamente le proprie opinioni o a causa dell’avere altri manifestato le proprie opinioni con lo scritto o con ogni altro mezzo di diffusione. La circostanza aggravante consiste nell’aumento della pena di un terzo”. Il candidato ha poi ascoltato le esigenze reali dei giornalisti locali che hanno rappresentato la drammatica situazione in cui versa la categoria, dallo sfruttamento al lavoro sottopagato, fino ad arrivare alla mancanza di tutele. L’aspetto più importante è tuttavia il principio di autonomia e indipendenza dei giornalisti. Qui è partita una proposta importante rivolta non solo ad Aiello ma a quanti credono in una battaglia di libertà: i finanziamenti sull’editoria devono essere rivolti in via esclusiva a soggetti giuridici (società, cooperative, associazioni, etc etc) composti da soli giornalisti. Così facendo si ottengono piú risultati: pagamento degli stipendi, qualità e libera informazione. Il rischio è che, se il legislatore non pone immediatamente rimedio a tale situazione, la disperazione possa indurre taluni a fare informazione scandalistica e talvolta volgare pure di racimolare visualizzazioni ed essere rimborsati dai grandi motori di ricerca su internet. Rischio ormai concreto. Il candidato Aiello ha condiviso le analisi, si è detto disponibile a rivedere la proposta di legge ma chiede anche un impegno da parte di tutti a tal punta da giungere a una proposta di legge di iniziativa popolare affinché si valuti seriamente una riforma seria.