La verità è che ne hanno paura.
Non vogliono la Città della Calabria Citra sullo Jonio, perché temono il nostro Luogo divenuto capace di mutare il suo tempo/percorso nella dipendenza dei caratteri che lo evolvono e non dei contrari.
Sono sempre loro, i Reparti Armati della politica Cosentina, i facili Consulenti a basso prezzo, acquistabili a chilogrammo, vaganti in tutte le Istituzioni rappresentative della vita Pubblica della nostra Regione e i loro Supporter interni, comunque mascherati.
Un PSA che nasce da una politica prefusione, diretto da un personale che mai si è speso per il nostro territorio, relegandoci a contorno del loro sviluppo ancor prima da loro pianificato, non può essere il Piano Strutturale che necessita alla nuova Citta nascente, della Piana Turina.
Di inutili disastrosi ferali Piani ne abbiamo avuto.
Basta! Abbiamo bisogno di un Piano che rimetta in discussione i Piani Sovra Territoriali.
Solo qualche giorno fa presentavo, su una nostra pagina wz, un mio documento denuncia sul PSA. Soprattutto mettevo in risalto la presenza nella “Commissione di Valutazione” di un incaricato esterno, occupato a Tempo Pieno nella macchina universitaria, a prestare “Assistenza tecnico-scientifica all’Ufficio Unico di Piano per la redazione del Piano Strutturale Associato e per l’istituzione e l’organizzazione dell’Urban Center”.
Esterno multi occupato nella stesura di Piani nei nostri Comuni sullo Jonio.
Il Commissario prefettizio Domenico Bagnato rifletta. Se non afferra questa filosofia che ci ha mosso e l’ha portato qui da noi, rischia di divenire l’emblema di quelle forze, divenendo il Commissario che non necessita allo sviluppo di Corigliano Rossano. Lasci ai Cittadini, attraverso il nuovo Sindaco e Consiglio che verranno eletti, questa scelta. Abbiamo bisogno della sua opera.
Si preoccupi della razionalizzazione e semplificazione amministrativa. Si preoccupi di non far diventare la macchina Comunale un poltronificio per parenti e scambio di voto, come la stampa sin qui ha denunciato. Si preoccupi di rivisitare gli “incentivi” secondo la normativa e la giurisprudenza che si è prodotta, magari facendo rientrare nella cassa comunale quelli illegittimamente” donati”, anche attraverso un’indagine mirata della Finanza.
Si preoccupi di esaminare e rivisitare, in diminuzione, la tassazione locale proprio in virtù del momento politico della fusione puntando alla riorganizzazione efficiente della “cosa” pubblica per rilanciare il lavoro. Delle comunicazioni infrastrutturali che ci uccidono e impediscono qualsiasi tentativo di sviluppo anche locale. Su questi temi e altri positivi Bagnato ci dia il suo contributo.
Cosimo Montera
Architetto
Componente Comitato 100 Associazioni